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A Urbino con “Il mondo di Giò Ross” un omaggio a Raffaello

A Urbino con “Il mondo di Giò Ross” un omaggio a Raffaello

C’è attesa per l’inaugurazione della mostra dell’artista che propone opere dedicate a Raffaello e alla città Feltresca. Venerdì la presentazione all’Hotel Raffaello

URBINO – È prossima l’inaugurazione della mostra di Giò Ross all’Hotel Raffaello che accoglie una serie di opere dedicate a Raffaello e alla città Feltresca.

“L’evento che si terrà – ci ha detto Giò Ross – è un vero e proprio omaggio a Raffaello rivisitato con i linguaggi attualissimi dell’arte contemporanea. Raffaello visto attraverso i miei occhi: dal Raffaello bambino al Raffaello delle missive e corrispondenze. Il Raffaello che continua a guardarci ed ispirarci mentre noi lo sognamo.

“È il Raffaello degli angioletti che osservano gli aquiloni volare e il Raffaello che incontriamo in un murales passeggiando in città. È il Raffaello che vive, si trasforma e si rinnova nel tempo”.

I torricini e il suo Palazzo sono parte dei soggetti presenti all’esposizione di Giò Ross, perché sono rappresentativi dei luoghi che ha vissuto da studente della Scuola del Libro, un posto del cuore che porta con sé in tutti i suoi magici dipinti.

Il Palazzo Ducale è anche il luogo prediletto in cui Giò ha esposto le sue opere in una bellissima antologica. Si avverte, con Urbino e il suo Palazzo, un legame, un destino scritto. Per la figura di Raffaello ha sempre provato un interesse profondo come se avesse instaurato un dialogo con l’autore, un dialogo che non si è mai fermato.

Giò Ross avverte l’esigenza di comprendere a fondo l’uomo e l’artista che è in Raffaello e proprio nell’anno del cinquecentenario della nascita di Raffaello Giò Ross omaggia il divino artista. Il volto di Raffaello diventa contemporaneo, si trasforma in un’opera Pop e di street art rinnovando e attualizzando la sua icona. I suoi angioletti guardano con ironia verso il cielo e affascinano per la loro grazia. Ogni immagine è una incredibile realizzazione di un sogno.

Giò Ross riesce a creare un idillio parentale fortemente simbolico ed estremamente concreto unendo la grande tecnica pittorica che lo accomuna allo zio Salvatore Fiume e la sensibilità letteraria e umana ereditata dall’altro zio, il letterato Enzo Gualazzi. Una esigenza, un viaggio ed una potente manifestazione a favore di una città naturalmente fiabesca.

Giò Ross inserisce il Palazzo di Urbino con i suoi torricini svettanti in ogni luogo possibile, plasma il fiabesco “castello” come fosse una piuma, “La piuma di Urbino” il titolo della meravigliosa opera rivelando la solida poetica dolcezza dell’anima architettonica di Urbino. È un paesaggio miracolosamente fluttuante sullo sfondo blu di un cielo in metamorfosi accompagnato da un mare sublime. L’artista di Urbino porta con le sue mani il Palazzo e suoi i torricini nell’acqua creando una incredibile città sommersa piena di vita dove l’aria e i colori vivi e limpidi si respirano trasmettendo una visione fervida e felice. Urbino è anche questo, una città dalle risorse enormi ed una vitalità sottesa nella sua indole. Urbino è dipinta anche immersa in una splendida nuvola che sembra condensare la storia, la tradizione e l’energia di una città tra le nuvole.. ma che nuvole! Urbino è la città degli aquiloni, dei quali fa la sua festa per eccellenza; qui i fatti è dipinta come un aquilone nell’aquilone che si innalza tra i sogni colorati e sfumati di chi li osserva elevarsi, di chi li crea con passione e di chi li ricorda come le proprie stelle sullo sfondo del cielo più bello di sempre.

La fervida fantasia dell’artista di Urbino Giovanni Rossi, alias Giò Ross, colpisce profondamente e suggella l’idea che un artista di valore sta creando continuamente, diffondendo immagini gioiose e fantastiche che ogni giorno ci sorprendono.

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