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Dopo il crollo delle mura a Corinaldo si corre ai ripari: tecnici al lavoro nella notte / FOTO

Dopo il crollo delle mura a Corinaldo si corre ai ripari: tecnici al lavoro nella notte / FOTO

Una decina di famiglie che risiedono nel centro storico sono state invitate ad abbandonare le loro abitazioni

CORINALDO – Nel centro storico è scattata la mobilitazione dopo che, oggi pomeriggio, è crollata una parte importante delle storiche mura della città. Un patrimonio, non solo di Corinaldo.

In considerazione del pericolo esistente una decina di famiglie che risiedono nel centro storico sono state invitate ad abbandonare le loro abitazioni, in attesa di ulteriori decisioni che saranno prese domani (venerdì) mattina nel corso di un vertice in Comune.

Tutta l’area, al momento, resta completamente presidiata, onde evitare possibili incidenti. Sul posto sono intervenuti carabinieri, agenti della polizia locale e vigili del fuoco. La base operativa è stata momentaneamente allestita all’interno di una roulotte.

Nella parte sottostante le mura è stata anche predisposta una barriera, appoggiata ai new jersey, alta circa 5 metri e lunga più di 10, per proteggere le abitazioni sottostanti, nel caso si dovessero verificare ulteriori crolli.

Diverse, anche nella notte, le squadre al lavoro. Mentre i Vigili del fuoco stanno monitorando la situazione, altri tecnici si stanno ancora dedicando alle utenze, soprattutto quelle del metano. Nel tardo pomeriggio erano state invece scollegate alcune linee elettriche, onde evitare pericoli maggiori.

Questo nuovo allarme, a Corinaldo, era scattato martedì pomeriggio quando il consigliere comunale di opposizione, Luciano Galeotti – che da anni denuncia il problema – si era recato negli uffici della locale Stazione dei Carabinieri per segnalare i nuovi preoccupanti cedimenti lungo le mura. Galeotti aveva poi chiesto l’intervento della Protezione civile. E nel tardo pomeriggio – sempre di martedì – erano arrivati a Corinaldo anche i Vigili del fuoco, con un funzionario regionale.

Ricordiamo che le prime segnalazioni di cedimenti in questo tratto di mura erano state fatte nel lontano 2017.

 

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