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Aperto a Urbino un nuovo “luogo dell’anima”: inaugurata la Biblioteca di San Girolamo

Aperto a Urbino un nuovo “luogo dell’anima”: inaugurata la Biblioteca di San Girolamo

L’antico convento settecentesco ospiterà più di quattrocentomila volumi

URBINO – Si è aperto ieri mattina un nuovo e spettacolare spazio per l’università e per la città di Urbino: dopo anni di attesa e di lavori, il grande complesso di San Girolamo mette a disposizione di studenti, docenti e cittadini i primi 150mila volumi delle biblioteche dell’area Umanistica dell’Ateneo dispiegati su decine di stanze, studi, chiostri, cellette e corridoi. Un incontro segnato dal destino, forse: San Girolamo è infatti il patrono dei bibliotecari, come suggerito dal celebre dipinto di Antonello da Messina, e la biblioteca era il cuore vitale di ogni monastero.

Nella grande struttura eretta nel ‘700 per ospitare il Monastero dei Gerolamini e in tempi più recenti, fino agli anni ’80, adibita a carcere giudiziario e infine donata dallo Stato all’Università di Urbino, c’è dunque ora la possibilità di studiare, meditare e “arcorarsi”, come dicono gli urbinati, su uno dei 150 posti a sedere dislocati su tre piani che diventeranno cinque al termine dei lavori, quando l’intero polo umanistico dell’ateneo metterà a disposizione di studiosi e cittadini i suoi 450mila tra volumi e riviste con 450 posti a sedere, la maggior parte dei quali con l’ineguagliabile vista sulla valle del Metauro, le Cesane e il Mausoleo dei Duchi a unire idealmente la città e il paesaggio, un connubio che permane immutato da secoli.

Ma il passato si coniuga alla modernità all’interno dei settemila metri quadri del complesso, con la tecnologia di ultima generazione che consentirà la fruizione e il prestito direttamente dagli scaffali, tessere magnetiche individuali collegate al prestito e all’antitaccheggio, scanner sofisticati in grado di riprodurre e salvare senza danno sia i documenti moderni di ogni formato che gli incunaboli e le cinquecentine preziosi testi che il Fondo Antico dell’università possiede a centinaia e che si andranno a digitalizzare per la fruizione in rete.

“Oggi gli urbinati hanno un luogo in più da vivere” ha commentato soddisfatto il sindaco Maurizio Gambini al termine della visita guidata dalla responsabile della biblioteca, Marcella Peruzzi. Un giorno e un luogo che segnano simbolicamente il passaggio di consegne del tocco rettorale da Vilberto Stocchi a Giorgio Calcagnini: tante cose importanti fatte e tante ancora da fare, per l’università Carlo Bo che continua a proporre nuove dimensioni dell’esistenza.

 

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