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Potere al Popolo: “Riprendiamoci gli spazi che ci spettano”

Potere al Popolo: “Riprendiamoci gli spazi che ci spettano”

Martedì mattina presidio e conferenza in piazza Roma, a Senigallia. In serata assemblea a Borgo Molino

SENIGALLIA – Come annunciato pochi giorni fa, Potere al Popolo Senigallia ha deciso di affrontare la sfida del post-lockdown, candidandosi con una lista autonoma e indipendente alle elezioni amministrative di settembre per rappresentare senza mediazioni le istanze dei precari, degli sfruttati, delle lavoratrici e dei lavoratori in lotta, sulle cui spalle si cerca di scaricare ancora una volta il peso di una crisi non nostra.

Nella mattina di martedì 14 luglio saremo, quindi, in conferenza stampa per lanciare l’apertura della nostra campagna politica e presentare i temi centrali della nostra proposta d’alternativa: precariato, sfruttamento stagionale, sanità pubblica e difesa del territorio. Il presidio sarà l’occasione non solo per uscire pubblicamente sulla necessità di occupare il vuoto politico a cui 30 anni di “pacificazione democratica” e spending review ci hanno costretto ma anche e soprattutto per denunciare una gestione dell’emergenza (sanitaria prima, sociale ed economica poi), che continua a riaffermare le disuguaglianze preesistenti invece che superarle. Parliamo di medicina territoriale, lavoro nero e grigio, diritto allo studio, politiche abitative. Parliamo di come l’amministrazione della nostra città in linea con quanto accade a livello regionale e nazionale, anteponga la voce delle imprese a quelle delle lavoratrici e dei lavoratori: dagli eroi abbandonati dei comparti socio-assistenziali, ai lavoratori cassaintegrati ancora in attesa, ai lavoratori autonomi e precari, costretti a una stagione che parla di bonus vacanze invece che di stabilizzazione, prevenzione del contagio, sostegno a chi quel 15% del PIL lo produce davvero. Parliamo della necessità per un’amministrazione comunale di posizionarsi chiaramente di fronte ai tagli e ai finanziamenti a pioggia che tamponano una tantum, senza effettivamente affrontare la questione centrale della redistribuzione delle risorse e della ripubblicizzazione dei settori strategici del nostro Paese. Parliamo di una democrazia diversa, di un’alternativa di sistema che non accetta la divisione netta tra sfruttati e sfruttatori, che non aizza la guerra tra poveri, che apre spazi invece di chiuderli, come, invece, fin troppo spesso accade, anche nella semplice prenotazione di un banchetto per la raccolta firme.

Da giorni ci troviamo, infatti, a scontrare con quello che è il nemico più temuto da una forza politica senza santi in paradiso né corsie preferenziali: la burocrazia. Tramite frequenti (e non facili) contatti con gli uffici comunali, veniamo a scoprire che dal 2016 il regolamento voluto dall’attuale amministrazione (rappresentazione plastica delle politiche anti-democratiche portate avanti dal PD a livello nazionale come locale, che ad ogni livello cercano di escludere le forze “minori” o nuove dagli spazi di rappresentanza) impone un limite mensile massimo di due banchetti di raccolta firme. Viene da sé che, per un soggetto come Potere al Popolo, nato da due anni e composto principalmente da giovani cittadini che mai hanno avuto un posto in Consiglio Comunale, raccogliere le firme necessarie a presentare la lista per le elezioni con soli due banchetti nel mese di luglio e due nel mese di agosto in post-quarantena, diventi impensabile. Per questo motivo abbiamo richiesto un appuntamento all’amministrazione comunale e continueremo a incalzare anche durante il presidio di domani affinché venga garantito il rispetto almeno delle più basilari norme democratiche.

Ricordiamo, inoltre, che la stessa sera, alle ore 21 presso il Circolo ARCI di Borgo Molino (Via Vico 22, Senigallia) si terrà l’assemblea pubblica Costruiamo la Lista, Costruiamo l’Alternativa aperta a cittadini, comitati e forze sociali del territorio interessate a partecipare. Insieme, a partire dai nodi rilevati nelle precedenti assemblee, declineremo i principali aspetti da affrontare nell’estate post-pandemica al sole del precariato che ci aspetta. E sempre, insieme definiremo la lista di giovani, lavoratori precari, studenti e soggetti attivi nel territorio intenzionati a dimostrare che la maniera migliore di DIRE è FARE!

 

 

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