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Il Comune di Ostra Vetere non ha approvato nei termini il rendiconto di gestione 2019

Il Comune di Ostra Vetere non ha approvato nei termini il rendiconto di gestione 2019

Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini (FdI-Lega-Autonomia): “Grave violazione di legge e condotta esecrabile dei vertici politici ed istituzionali del Pd”

OSTRA VETERE – “Il Comune di Ostra Vetere, unico ente del comprensorio, e l’Unione dei Comuni della Marca Senone non hanno approvato il Rendiconto di Gestione 2019 entro il termine tassativo previsto dalla legge (30 giugno). Un atto, inderogabile e fondamentale, di competenza esclusiva del Consiglio, a cui la legge attribuisce un valore fondamentale, al punto che la sua mancata approvazione comporterebbe, oltre alla diffida del Prefetto e la nomina di un commissario, anche lo scioglimento dei rispettivi Consigli”.

E’ quanto si evince da due dettagliati esposti firmati l’uno dai consiglieri comunali Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini, del Gruppo “Fratelli d’Italia-Lega-Autonomia” di Ostra Vetere, e l’altro dal consigliere dell’Unione Massimo Bello, con cui i tre esponenti dell’opposizione hanno chiesto al Prefetto di Ancona “l’avvio – si legge nelle due denunce – della procedura di infrazione e la comminazione delle sanzioni nei confronti sia del Comune di Ostra Vetere che dell’Unione dei Comuni per la pesante violazione di legge in ossequio al combinato disposto ex art. 227, comma 2bis, ed ex art. 141, comma 2, del Decreto legislativo 18 agosto 2000, n. 267, e successive modificazioni ed integrazioni”.

“Chiediamo un intervento immediato del Prefetto e, contestualmente, anche un’azione della Corte dei Conti – scrivono Bello, Codias e Santini – perché ci troviamo di fronte non soltanto ad una palese, eclatante e grave inadempienza di legge, ma anche perché è indispensabile ripristinare, all’interno dei due enti, il principio di legalità, in questo caso violato da una condotta illegittima di chi li governa. Una sinistra incapace ed inconsapevole”.

“L’attuale posizione del Comune di Ostra Vetere e quella dell’Unione – commenta Massimo Bello, esponente  regionale di rilievo di FDI e consigliere in entrambi gli enti – sarebbero estremamente gravi, visto che la condotta illegale dei vertici di governo delle due istituzioni metterebbero Comune e Unione di fronte ad una situazione imbarazzante e ad una grave inadempienza degli organi Consiglio e Giunta di entrambi, oltre alla lesione delle prerogative consiliari, che porterebbero alla paralisi amministrativa”.

“La Giunta di Ostra Vetere – scrivono i tre consiglieri di centrodestra – sembrerebbe non essersi posta neppure il problema. Tant’è che nell’ultima seduta del Consiglio del 25 giugno il sindaco e l’assessore alle finanze non hanno fatto alcun accenno a tale situazione. La Giunta dell’Unione dei Comuni, invece, lunedì scorso, 29 giugno, nella seduta della Conferenza dei Capigruppo, ha cercato di farfugliare una giustificazione blanda e surreale, che non concilia con la legge, unico punto di riferimento, da cui non si può prescindere”.

“La grave violazione di legge ai danni delle comunità e degli enti – ha detto ancora il consigliere Massimo Bello – che la Giunta dell’Unione e quella del Comune socio di Ostra Vetere avrebbero consumato rileva incapacità e non conoscenza dell’ordinamento, ma anche leggerezza e superficialità. Comune e Unione sono gestiti come se fossero dei giocattoli e il comportamento degli amministratori PD dimostra, ancora una volta, come non siano in grado di affrontare consapevolmente compiti e ruoli. Questo episodio ha effetti gravissimi, ma probabilmente costoro non si rendono neppure conto. Ora, la parola passa al Prefetto e alla legge, a cui chiediamo che vengano adottati, con rigore, tutti i provvedimenti e le sanzioni del caso”.

 

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