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Quale futuro per le strade secondarie di Corinaldo? Galeotti chiede chiarimenti al sindaco

Quale futuro per le strade secondarie di Corinaldo? Galeotti chiede chiarimenti al sindaco

CORINALDO – Il capogruppo di “In movimento-Corinaldo c’è”, Luciano Galeotti, ha presentato una interrogazione al presidente del Consiglio comunale per chiedere delucidazioni e previsioni in merito alla destinazione e classificazione di alcune strade secondarie.

“In data 5 settembre 2019 – scrive Galeotti – indirizzavo alla cortese attenzione della segretaria della Unione dei Comuni Misa e Nevola, dottoressa Imelde Spaccialbelli formale comunicazione inerente lo stato di degrado e dissesto di un tratto di strada sito nel territorio comunale di Corinaldo e da tempo, che potrebbe intendere un uso consuetudinario, mantenuto in buono stato (manutento), dal nostro Ente.

“La risposta avveniva nel breve in quanto in data 6 settembre, il giorno successivo, la segretaria comunale aveva premura di rispondere con lettera prot.n.5320 che il tratto di strada segnalato “risulta essere di proprietà privata ed in quanto tale non è ricompreso nel catasto delle strade comunali approvato con deliberazione G.M.n.42/2012”.

“Per quanto attiene ed inerente alle funzioni richieste dal mandato ho svolto una indagine volta nel porre chiarezza alla questione e nel particolare è emerso che una manutenzione integrale con rifacimento ad hoc dell’intero tracciato, a testimonianza dei residenti, è stata effettuata dagli addetti manutentori delle strade del comune di Corinaldo certamente non oltre il 2016 e detta prassi è in uso dagli anni precedenti e dalle precedenti amministrazioni.

“La ragione – aggiunge Luciano Galeotti – risiede nel fatto che le amministrazioni comunali che si sono succedute non avendo adempiuto alla realizzazione definitiva di un tratto stradale limitrofo che avrebbe dovuto svolgere idonea e similare funzione, hanno inteso “riparare” dedicandosi alla manutenzione del tratto di strada in oggetto riconoscendolo de facto quale strada vicinale ad uso comune e producendo un vincolo giuridico riconosciuto dall’ente pubblico e dai cittadini residenti, in definitiva una consuetudine per tutti gli effetti derivanti.

“Il tratto interessato dall’uso consuetudinario ha inoltre caratteristiche riconducibili appieno a quanto richiesto dalla giurisprudenza della materia nella identificazione di strada secondaria vicinale di uso pubblico, in quanto si immette nella strada comunale presente nel catasto comunale stradale mai completata e realizzata. Il caso non è isolato e questa prassi ha interessato altri tratti stradali inseriti nel territorio di competenza del comune di Corinaldo, strade che restano sospese in un limbo che non le identifica come private, ma nemmeno come vicinali di uso pubblico.

“Atteso che: riguardo al tema in oggetto lo scrivente aveva richiesto ed indetto, convogliando e recependo l’interesse dei concittadini, una prima seduta della commissione competente, avutasi il 3 ottobre 2019. La deliberazione aveva chiuso i lavori attendendo la produzione di un atto di indirizzo del competente ufficio tecnico. La seguente riunione aveva avuto luogo il 14 novembre e l’ordine del giorno recitava: valutazione atto di indirizzo riguardante la viabilità comunale primaria e secondaria.

“Questa seconda riunione aveva uno sviluppo a dir poco singolare in quanto inizialmente il verbalizzante, comandante la polizia locale dott.Martelli, giustificava il ruolo ricoperto nella assenza della segretaria comunale dott.sa Spaccialbelli occupata per ragioni operative inerenti la nostra Unione dei comuni. Nello svolgersi dei lavori il geom. Massimo Manna presentava l’atto di indirizzo che a ragione doveva costituire le fondamenta di un regolamento idoneo a disciplinare la materia.

“L’atto di indirizzo presentato dal funzionario altro non era che un progetto approvato dalla Giunta Municipale con atto n.42 del 28/03/2012 denominato “revisione catasto delle strade extraurbane primarie e secondarie”; con questo atto si intendeva dare una regolamentazione idonea e definitiva al sistema viario insito nel territorio del nostro comune perseguendo la giusta identificazione delle strade non ancora ben identificate, quelle che sopra ho descritto come inserite in una sorta di limbo. In seguito dopo aver intrapreso il dibattito attorno al documento presentato dal responsabile geom. Massimo Manna, entrava in aula la segretaria comunale, reduce da altra mansione, che nel prendere la parola evidenziava come sostanzialmente la riunione aveva scarso significato e il dibattere produceva un nulla di fatto in quanto materia non di nostra competenza. In tale ambito l’iter doveva avere l’iniziativa della Giunta, organo competente e l’operatività in sede provinciale al riguardo di un consorzio specifico.

“Ora a ragion del vero è bene chiarire e questa appare la sede ideale che la risposta della segreteria comunale prot.n.5320 del 6 settembre contrasta con la delibera di riferimento in quanto la strada non è compresa nel catasto delle strade comunali è vero ma è altrettanto vero che non si è dato attuazione, esecuzione al progetto per la revisione del catasto delle strade comunali extraurbane primarie e secondarie e nella fattispecie nella distinzione fra strade private e strade vicinali ad uso pubblico.

“Verificato che: diversi sono i comuni dei quali ho potuto constatare l’attivazione di uno specifico regolamento comunale per la gestione delle strade vicinali di uso pubblico, interpretando le disposizioni del D.L.Lgt n.1446 01/09/18, del D.lgs 285/92 (nuovo codice della strada) e quanto prescritto dall’art.42.2 lett.b) del T.U.E.L.267/2000. Gli esempi sono molteplici ma voglio citare quanto attiene la città di Fossombrone che ha deliberato tale regolamento in sede di Consiglio Comunale nel 2014, Pieve Torina sempre con deliberazione dell’assemblea consiliare nel 2015, Città di Castello con delibera di C.C.n.44 del 04/06/2018. Considerato che: la regolamentazione di tale disciplina, per quanto verificato, rientra nella competenza territoriale del nostro Ente, con iniziativa dell’organo esecutivo e successiva deliberazione della assemblea consiliare.

“Ritengo indispensabile e necessario – aggiunge il capogruppo di minoranza Luciano Galeotti – giungere ad una regolamentazione, atto giuridico che ha insiti diritti soggettivi e principi fondamentali. I nostri concittadini per tanto a ragione necessitano di ampi e confortanti ragguagli in materia che delineino le distinte competenze. Nel particolare la situazione narrata in apertura non ha ulteriori tempi di attesa e di procrastinazione per lo stato di evidente sfaldamento della sede stradale che può essere causa di danni diretti e derivati ai veicoli e a quanti transitano nel tratto identificato, lo stesso va comunque detto ed evidenziato per gli altri tratti stradali ancora non ben identificati e necessari di manutenzione.

“Per quanto sopra descritto – conclude Galeotti – con la presente interrogazione chiedo a questa amministrazione: i) se la ragione della manutenzione effettuata da questo Ente, negli anni pregressi, nelle strade non ben “identificate” può adire l’organo giurisdizionale di riferimento; ii) di rendere nota in sede di assemblea consiliare la denominazione delle strade secondarie che allo stato attuale rientrano in una classificazione “ibrida”; iii) se vi è la volontà di giungere ad una regolamentazione definitiva e chiara ai concittadini interessati ed alla collettività”.

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