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Presentato all’Isola il libro di Giuseppe D’Ippolito “Chiaravalle 1972 – 1994. Politica e persone”

Presentato all’Isola il libro di Giuseppe D’Ippolito “Chiaravalle 1972 – 1994. Politica e persone”

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE – È stato presentato alle 17 presso l’Isola di Chiaravalle, il libro di Giuseppe D’Ippolito intitolato “Chiaravalle 1972 – 1994. Politica e persone”, edito dall’associazione culturale l’Isola. Un libro che rievoca le vicende degli uomini che aderirono prima al PCI e poi seguirono l’allora segretario nazionale Achille Occhetto nella svolta della Bolognina dalla quale nacque il PDS.

Un libro denso di aneddoti e racconti attraverso i quali, grazie alle parole misurate dell’autore, originario di Taranto ma trasferitosi a Chiaravalle nel 1975, rivive le storia della nostra città che si fondeva allora con la storia di un partito che ne ha segnato profondamente la vita e lo sviluppo. L’autore, che è stato segretario proprio del PCI dal 1977 al 1984 e poi consigliere dal 1980 al 1985, diventandone capogruppo in consiglio dal 1985 al 1990, ha voluto rievocare con precisione e rigore quegli anni.

Nel testo di D’Ippolito non la fa da padrona, dunque, la nostalgia per una stagione passata e ormai irrimediabilmente perduta, ma l’analisi schietta proprio di quella stagione, una stagione che assume il volto di tanti protagonisti. Dalle pagine emerge potente, l’affetto per quegli uomini e quelle donne che si sono impegnati ad alimentare un sogno, quello di rendere il nostro territorio migliore e con esso la nostra città. Non poteva certo mancare il ricordo delle tante feste de L’Unità.

Non solo quelle però, ma anche di tante figure di spicco, tra le altre, senza far torto a chi non viene qui in questo articolo citato, ma solo per ragioni di spazio, di figure storiche e indimenticabili tanto da chi era iscritto al partito quanto da chi abbracciava le ragioni dell’opposizione.

Ecco allora i sindaci Guglielmo Mancinelli, Anna Amadei e Alessandro Bianchini. Il libro oltre alla storia del passato, sottolinea l’evidentissima differenza tra l’impegno politico di come veniva percepito allora e di come venga percepito, invece, oggi: la comunicazione conta, ora, molto più della sostanza, come ribadito dal professor Alessandro Bianchini nella puntuale prefazione al volume. Un volume da leggere tutto d’un fiato per riassaporare una storia, che in fondo è la storia da tutti noi.

 

 

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