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Non versa la tassa di soggiorno al Comune, denunciato un albergatore di Senigallia

Non versa la tassa di soggiorno al Comune, denunciato un albergatore di Senigallia

SENIGALLIA – Il gestore di un albergo di Senigallia che non ha versato la tassa di soggiorno al Comune, è stato denunciato dagli agenti della Guardia di Finanza della Tenenza di Senigallia, nel quadro delle attività di indagine per la repressione dei reati contro la pubblica amministrazione.

Dopo una serie di approfonditi accertamenti gli agenti della Guardia di Finanza hanno sottoposto a sequestro, su disposizione del Gip del Tribunale di Ancona, dottoressa Sonia Piermartini, 40.000 euro relativi alle imposte di soggiorno per le stagioni estive che vanno dal 2013 al 2017, non versate dal gestore alberghiero nelle casse comunali.

L’attività trae origine da una segnalazione del Comune di Senigallia e ha riguardato una rinomata struttura ricettiva nelle adiacenze della spiaggia di velluto, che per oltre un quadriennio addebitava e riscuoteva, come previsto dalla normativa, ai propri clienti, italiani e stranieri, l’imposta giornaliera di soggiorno destinata all’Ente pubblico per le proprie finalità istituzionali e che, invece, tratteneva illecitamente.

L’amministratore della struttura ricettiva di Senigallia è stato quindi denunciato per peculato, reato punito con la reclusione da quattro a dieci anni, alla Procura della Repubblica di Ancona e l’intero importo, su provvedimento dell’Autorità giudiziaria, è stato sottoposto a sequestro.

L’imposta di soggiorno per il Comune di Senigallia costituisce un’importante risorsa per il bilancio comunale e la sua evasione comporta, per i titolari di alberghi o di bed and breakfast – che hanno l’obbligo di esigere le somme dovute dai turisti – responsabilità sia penali quali “incaricati di pubblico servizio” sia per danno erariale come “agenti contabili”, in quanto gestiscono denaro pubblico per conto dei Comuni.

L’operazione della Guardia di Finanza si inserisce nel più ampio contesto di polizia economico finanziaria a tutela dell’integrità dei bilanci pubblici ed è prova del ruolo attribuito al Corpo di importante referente operativo della magistratura nei procedimenti tesi al risarcimento dei danni cagionati alla pubblica amministrazione.

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