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Marcello Mei (Udc): “Più spazi per gli studenti? Prendere in considerazione le scuole dei piccoli centri e delle frazioni”

Marcello Mei (Udc): “Più spazi per gli studenti? Prendere in considerazione le scuole dei piccoli centri e delle frazioni”

di MARCELLO MEI*

PESARO  – Le normative relative il distanziamento imporranno nuove modalità di utilizzo delle strutture scolastiche, oltre al ricorso in determinati casi alla didattica a distanza sarebbe logico che venissero prese in considerazione le scuole dei piccoli centri e delle frazioni, in particolare quelle delle zone montane (nella foto la scuola elementare di Pianello di Cagli).

Alcuni edifici scolastici non utilizzati da pochi anni possono essere di nuovo usati entro il prossimo settembre aumentando in questo modo la quantità di spazi utilizzabili dagli studenti con la possibilità di rispettare le distanze di sicurezza.

L’opportunità che si presenta di rivitalizzare tanti centri montani e periferici passa anche attraverso il mantenimento o la riapertura di edifici scolastici che consentano a tanti studenti di evitare il pendolarismo ed alla società di mantenere servizi sul territorio.

Nei giorni scorsi ho scritto a parlamentari e consiglieri regionali per sollecitare dei provvedimenti che consentano il mantenimento o addirittura la riapertura di scuole sul territorio garantendo in questo modo il rispetto del distanziamento ed evitando il rischio dell’affollamento che le normative attuali vogliono evitare per motivi sanitari.

Il nostro Paese ha un po’ ovunque edifici scolastici che da pochi anni non sono più utilizzati spesso a causa del ridotto numero di studenti che sono stati spostati verso altri istituti scolastici, questo accade soprattutto nei piccoli centri, si tratta di edifici che con opportuni lavori di adeguamento potrebbero venire incontro alle nuove esigenze. Ridare vita e centralità a tanti piccoli borghi del nostro entroterra può diventare un modo per venire incontro alle esigenze di tutela della salute evidenziate dal coronavirus ed allo stesso tempo un opportunità per cambiare radicalmente la tendenza che si era rafforzata negli ultimi decenni che ha portato allo spopolamento di molte zone del Paese ma ha anche creato problemi di sovrappopolamento ed inquinamento e di conseguenza un peggioramento della qualità della vita a differenza dei piccoli centri che ora invece grazie alle nuove tecnologie possono garantire.

*Presidente provinciale Udc Pesaro Urbino

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