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Rifondazione: “Dall’astronave alle farmacie, la sanità marchigiana accelera verso una costosa privatizzazione”

Rifondazione: “Dall’astronave alle farmacie, la sanità marchigiana accelera verso una costosa privatizzazione”

ANCONA – Dalla segreteria del Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “Apprendiamo dalla stampa che il presidente della nostra Regione ne ha combinata un’altra delle sue! Se abbiamo compreso bene i cittadini che avevamo già fatto le prenotazioni per le visite specialistiche dovranno tornare dai medici di base e farsi confermare la prenotazione – Visite richieste già prima della pandemia!

“Nel frattempo ha pensato bene di stipulare un accordo con le farmacie per avviare un servizio di prenotazione. I  Cup, invece, di essere potenziati andranno in pensione e con questo, altra picconata alla sanità pubblica.

“A  detta della stessa Federfarma non sarà pronta alla gestione di questo nuovo ruolo soltanto alla fine di Luglio! Si avvia senza tregua un’altra corsa verso il ricorso al privato.

“Il Partito della Rifondazione Comunista l’anno scorso ha condotto una campagna per il rispetto della legge 124 contro le liste di attesa affinché si rispettassero i termini previsti dalla legge di 30 giorni dalla richiesta, senza costi aggiuntivi tali in cui si incorre quando ci si rivolge al privato. Molto spesso abbiamo incrociato i cittadini in prossimità dell’ospedale Carlo Urbani di Jesi.

“Per la verità a Jesi eravamo partiti anche prima come sportello legale “Barricada” distribuendo moduli e stampati che ancora oggi sono presso la nostra sede in Via G. Acqua 3.

“Il presidente Ceriscioli continua la sua corsa verso la privatizzazione, sperperando danaro pubblico per un ospedale che si è dimostrato completamente inutile e  si è negata la riapertura delle ben 13 strutture chiuse.

“Anziché riandare verso i territori con servizi di base potenziati si è scelta la strada del temporaneo e dell’improvvisazione  accelerando verso una sanita privata costosa e per pochi”.

 

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