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“Più tavoli all’aperto nelle città per far ripartire ristorazione e turismo”

“Più tavoli all’aperto nelle città per far ripartire ristorazione e turismo”

Nelle Marche sono 5.043 i ristoranti che, faticosamente, provano a ripartire. Alla fine di marzo 2020, davano lavoro a 28.438 addetti. I bar sono. 3.242 e, prima del lock down, avevano 12.260 addetti. La Cna Marche lancia  l’appello ai 228 Comuni della regione di ampliare e detassare il suolo pubblico a disposizione di bar e ristoranti

ANCONA – “Più tavoli all’aperto  per far ripartire ristorazione e turismo”. La Cna Marche lancia  l’appello ai 228 Comuni della regione di ampliare e detassare il suolo pubblico a disposizione di bar e ristoranti.

“Si tratta di  una misura necessaria per far ripartire ristorazione e turismo nelle piazze e nelle strade delle città, dei borghi e sui lungomare  delle città rivierasche – sottolinea la Cna – Dare la possibilità di occupare superfici più ampie significa dare la possibilità ai ristoratori di recuperare coperti, rispettando le misure interpersonali e ampliando  la sensazione di  sicurezza per i clienti, allo scopo di far vivere più serenamente momenti di svago evitando gli assembramenti. Per far vivere ai turisti un momento di spensieratezza immersi nel cuore delle città, dei vicoli e delle botteghe storiche, vicino ad un monumento. Oppure, seduti sui tavolini posizionati sugli incantevoli lungomare delle città rivierasche, per assaporare un tramonto mozzafiato”.

Nelle Marche sono 5.043 i ristoranti che, faticosamente, provano a ripartire. Alla fine di marzo 2020, davano lavoro a 28.438 addetti. I bar sono. 3.242 e, prima del lock down, avevano 12.260 addetti.

“L’estate alle porte e la bella stagione  rappresentano un’occasione unica” precisa Cna Marche “per spostare tavolini e coperti all’esterno delle strutture di ristorazione, in modo da ridurre la contrazione di fatturato a causa del Covid e del distanziamento sociale, limitarne gli effetti negativi sull’occupazione nel settore ed evitare la chiusura definitiva di molte attività. Si tratta di un modo per rilanciare il commercio, la ristorazione e il turismo che, per quest’estate, potranno contare quasi esclusivamente sulle presenze di turisti marchigiani e italiani, che a loro volta difficilmente potranno recarsi all’estero. E’ necessario un motivo in più per far muovere i turisti, per riconquistare la voglia di consumare serenamente una pizza, un gelato, un buon piatto della tradizione culinaria marchigiana. Un aperitivo sotto il cielo stellato e seduti nelle più belle piazze della nostra regione, rappresenta un elemento forte, un pensiero di attenzione verso chi per mesi non ha potuto vedere amici e parenti. Verso chi è stato costretto a tener chiusa la propria attività e ha bisogno di un motivo in più per ripartire”.

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