AREA CESANOPOLITICA

“A Mondolfo Consiglio comunale a porte chiuse con pochi argomenti e senza la minoranza”

“A Mondolfo Consiglio comunale a porte chiuse con pochi argomenti e senza la minoranza”

Dopo quattro mesi appuntamento per l’esame dei pochissimi punti rimasti all’ordine del giorno. L’opposizione: “Con questa Amministrazione la democrazia e la trasparenza non esistono”

MONDOLFO – La maggioranza non ha accolto la richiesta della minoranza e il Consiglio comunale si è svolto a porte chiuse, senza la diretta streaming, senza che i cittadini potessero ascoltare via internet la discussione sui 35 punti previsti all’ordine del giorno.

A dire il vero con l’assenza della minoranza, i punti all’ordine del giorno si sono ridotti drasticamente a 6 punti che poi se si toglie il primo che riguarda l’approvazione dei verbali della seduta precedente datata 23/01/2020 (l’ultimo Consiglio comunale risale clamorosamente a 4 mesi fa), i punti portati dalla maggioranza sono solo 5 e quelli della minoranza 29.

Sorgono spontanee due domande:” Dopo 4 mesi, di cui due in piena emergenza corona virus, la maggioranza ha portato in consiglio solo 5 punti e la minoranza 29, non è che per caso l’attività amministrativa sia andata un po’ in vacanza? Dopo 4 mesi di riposo, non è che la maggioranza poteva organizzare un Consiglio comunale in videoconferenza, come per altro hanno fatto tutti i Comuni d’Italia?

Queste sono le domande che si sono posti i 5 consiglieri di minoranza: Giovanna Berluti, Giovanni Berluti, Silvana Emili, Giancarlo Loccarini e Massimiliano e Lucchetti, che con forza hanno rifiutato un Consiglio comunale a porte chiuse, un Consiglio che grazie a questa maggioranza è sempre più lontano dai cittadini ed in questo periodo, mette anche a rischio la salute dei consiglieri comunali e dei dipendenti che devono partecipare.

I 5 consiglieri di opposizione puntualizzano: “Se le giunte le hanno sempre fatte in videoconferenza, perchè non hanno utilizzato lo stesso metodo per il consiglio comunale? Perché loro rimangono sicuri al proprio domicilio ed invece i consiglieri e i dipendenti comunali devono restare chiusi in una stanza per diverso tempo? Era l’occasione giusta per aprire il consiglio comunale ai cittadini via web, ma questa maggioranza non vuole aprire il palazzo, ha paura della partecipazione dei cittadini, difatti come minoranza abbiamo presentato diverse richieste per lo streaming ma sono state sempre rifiutate. Di certo la nostra protesta non finisce qui, abbiamo diverse idee in cantiere e speriamo che il Prefetto, a cui abbiamo fatto pervenire due lettere di protesta, riesca a convincere questi amministratori che la partecipazione dei cittadini è una fortuna per una comunità e non deve essere mai vista come una minaccia”.

 

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