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La Bcc di Fano punto di riferimento durante l’emergenza Covid-19: ora si guarda con fiducia al futuro

La Bcc di Fano punto di riferimento durante l’emergenza Covid-19: ora si guarda con fiducia al futuro

Dati di bilancio 2019 positivi e conferma delle iniziative sociali. Ma la vera ricchezza della banca sono i suoi soci che hanno raggiunto la cifra di 8.600 (con un incremento di + 500 rispetto all’anno precedente)

FANO – “Siamo stati un punto di riferimento per i nostri clienti durante l’emergenza, ora guardiamo con fiducia al futuro”. Sceglie parole di fiducia e speranza per parlare del futuro il direttore generale della Bcc di Fano Giacomo Falcioni, parole supportate dai positivi dati di bilancio 2019 che confermano la solidità dell’istituto.

La Banca di Credito Cooperativo di Fano ha realizzato nel 2019 un utile d’esercizio pari a 5.727.134 euro. La somma della raccolta diretta e indiretta è pari a 1.100 milioni di euro (+ 44,6 milioni di euro rispetto al 2018), mentre gli impieghi totali verso la clientela ammontano a 773 milioni (+96 milioni di euro). Si conferma la buona patrimonializzazione della banca con Fondi Propri pari a 103 milioni di euro e un CET1 del 21,1%.

Ma la vera ricchezza della banca sono i suoi soci: ad oggi hanno raggiunto la cifra di 8.600 (con un incremento di + 500 rispetto all’anno precedente).

Gli stessi soci saranno chiamati ad approvare i dati di bilancio il prossimo 27 giugno, in occasione dell’annuale Assemblea che quest’anno, per la sicurezza di tutti, dovrà necessariamente svolgersi con nuove modalità.

Alcuni rappresentanti designati renderanno possibile lo svolgimento dell’assembla senza la partecipazione fisica dei soci. Questi saranno chiamati a votare attraverso delega, inviando le loro istruzioni di voto via email direttamente ai rappresentanti designati oppure consegnandole tramite filiale.

Siamo davvero dispiaciuti di non poter incontrare di persona i nostri soci – dichiara il presidente di Bcc Fano Romualdo Rondina – ma è doveroso dare la precedenza alla tutela della salute.  Da sempre il nostro modo di fare banca è incentrato sulla relazione e sulla prossimità, quest’anno sperimenteremo insieme una “prossimità virtuale” attraverso gli strumenti digitali, a cui l’emergenza ci ha d’altronde abituato in tutti gli ambiti della vita. Speriamo di poter tornare presto anche agli incontri reali”.

La BCC di Fano continuerà inoltre a garantire il suo supporto a studenti e genitori confermando le iniziative sociali che caratterizzano da anni la banca, come l’erogazione di borse di studio a soci e figli di soci e di bonus bebè a soci neogenitori”.

Per non rinunciare al nostro importante momento di incontro con gli studenti meritevoli, abbiamo pensato a delle cerimonie virtuali di consegna delle borse di studio, che avranno luogo il 2 e 3 luglio. I giovani da sempre sono abituati a queste modalità di interazione, ci metteremo in gioco insieme a loro!”.

Per quanto riguarda i bonus bebè, la banca sta valutando le modalità migliori di svolgimento della cerimonia di assegnazione.

La BCC di Fano si conferma dunque la banca del territorio, una realtà solida e dinamica, pronta ad abbracciare le nuove tecnologie digitali per mantenere la relazione, una banca che continuerà a rappresentare anche in futuro un punto di riferimento per soci e clienti e per tutta la comunità locale.

E la Bcc di Fano lo ha dimostrato anche in occasione di una emergenza mondiale come quella che stiamo ancora attraversando.

L’istituto, come ricorda lo stesso direttore Falcioni, nei mesi di pandemia Covid-19 non si è mai fermato, decidendo di non chiudere gli sportelli, ma di continuare a garantire il servizio alla clientela, mettendo allo stesso tempo in sicurezza dipendenti e clienti attraverso la fornitura di dispositivi di protezione individuale e pannelli in plexiglass e attraverso l’accoglienza della clientela su appuntamento.

Un sentito ringraziamento va ai nostri collaboratori, che si sono messi in gioco con disponibilità e coraggio, offrendo sia di persona che telefonicamente, assistenza, consulenza e anche sostegno alla clientela preoccupata dal virus e dalle conseguenze economiche”.

La BCC di Fano durante l’emergenza ha garantito la sua vicinanza anche alla comunità attraverso diversi interventi per sostenere la sanità locale, come ricorda il presidente Romualdo Rondina: “In quanto banca locale di riferimento per questo territorio non potevamo non sostenere medici e infermieri impegnati nella lotta quotidiana contro il virus. Abbiamo così stanziato € 40.000 per due monitor- defibrillatori destinati all’ospedale Santa Croce di Fano e € 23.000 per sostenere, insieme alle Bcc marchigiane, la realizzazione del nuovo ospedale Covid a Civitanova (la cifra totale raccolta dal Credito Cooperativo Marchigiano è pari a € 260.000); i nostri dipendenti hanno inoltre donato € 5.000 all’Azienda Ospedali Riuniti Marche Nord”.

L’attenzione si è rivolta anche verso le categorie più fragili. “La banca ha accolto la richiesta di aiuto della Caritas diocesana con una donazione di € 5.000 euro; i nostri giovani soci hanno invece pensato ai malati oncologici sostenendo l’associazione A.D.A.M.O.”.

L’istituto ha sin dall’inizio avuto ben presente che, oltre alla emergenza sanitaria, la pandemia avrebbe causato una emergenza economica, per questo si è attivata con tempestività e ancora prima dell’emanazione dei provvedimenti governativi, come evidenzia il direttore Falcioni:

Già dalla prima metà di marzo, abbiamo messo a disposizione degli esercenti, costretti a chiudere o ad affrontare un periodo di incassi ridotti al minimo, dei prestiti agevolati per liquidità della durata di 48 mesi, preammortamento fino al 31/12/2020, importo massimo di 25.000 euro e un tasso fisso dell’1%. L’iniziativa è stata accolta con grande favore dai nostri clienti: ad oggi i finanziamenti di questo tipo già erogati sono 170 per un totale di 3,5 milioni di euro”.

La banca ha poi messo a disposizione un secondo prestito agevolato pensato per le attività produttive, in particolare imprese, ma anche lavoratori autonomi e liberi professionisti.

Trattandosi di iniziative autonome e grazie alla conoscenza approfondita e diretta della clientela – sottolinea il direttore Falcioni– abbiamo potuto procedere in tempi brevi all’erogazione, assicurando quindi il sostegno nel momento del bisogno e ponendo una base economica anche per la ripresa delle attività”.

L’istituto ha inoltre attivato le misure messe in atto dai due decreti governativi “Cura Italia” e “Liquidità”, predisponendo apposite task force di dipendenti e gestendo on line l’intero processo attraverso una sezione del sito internet dedicata. nella quale sono state messe a disposizione dei clienti tutte le informazioni.

Ad oggi abbiamo processato circa 1.500 richieste di sospensione di mutui. Il debito residuo dei finanziamenti oggetto di sospensione ammonta complessivamente ad € 140 milioni, mentre la quota capitale delle rate sospese ammonta a € 12 milioni. Sono inoltre più di 700 le richieste di finanziamenti con garanzie statali, provenienti da piccole e medie imprese, per un controvalore di oltre 12 milioni di euro. L’istituto ha proceduto all’erogazione già dalle prime settimane. Il processo verrà completato nei prossimi giorni”.

Dopo aver affrontato l’emergenza, la BCC di Fano vuole ora pensare al futuro in maniera propositiva. “Desideriamo dare il nostro contributo per preservare il tessuto economico e sociale del territorio, gettando allo stesso tempo le basi per la ripartenza. Una ripartenza che, dal nostro punto di vista, dovrà avere come parola chiave ‘innovazione’. Innovazione negli strumenti tecnologici da utilizzare, ma anche e soprattutto innovazione nei prodotti, nei servizi e nei processi. Protagonisti di questa ripartenza dovranno essere anche i giovani: affiancandoli infatti ai lavoratori più esperti si potrà creare un connubio virtuoso tra innovazione e patrimonio acquisito di conoscenze. Sarà inoltre importante mettere in rete il territorio: anche nel periodo di lockdown, nonostante l’apparente isolamento, è risultato invece fondamentale fare rete tra le persone per resistere e trovare insieme nuove soluzioni per superare le difficoltà. Riteniamo che, solo se le diverse realtà economiche e sociali del territorio si mettono insieme per sviluppare una nuova creatività imprenditoriale, la ripartenza sarà davvero un’occasione per ridare slancio all’economia e per migliorare il nostro Paese. Per far sì che ciò avvenga, ci impegniamo a rivestire il ruolo di facilitatori, cogliendo ogni occasione per promuovere l’incontro e l’interazione tra diversi operatori economici. Agli operatori economici offriremo inoltre assistenza e formazione su diversi aspetti come i nuovi strumenti digitali di pagamento e le nuove opportunità offerte dai decreti governativi, in primis quelle collegate all’edilizia come il sismabonus e l’ecobonus”.

 

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