AREA MISAEVENTI

Mascherine riutilizzabili consegnate al Comune dalla Lista civica Vivere Ostra

Mascherine riutilizzabili consegnate al Comune dalla Lista civica Vivere Ostra

OSTRA – Nei giorni scorsi sono state consegnate 200 mascherine, lavabili e quindi riutilizzabili, al Comune di Ostra da parte della Lista Civica ‘Vivere Ostra’, grazie alla sottoscrizione tra i sostenitori della lista, che hanno raccolto la somma per offrire 150 mascherine e l’azienda Clever Style srl di Giancarlo Torreggiani che le produce e che ne ha aggiunte 50.

La distribuzione, già iniziata, ha consentito di rivolgere un pensiero alle famiglie in maggior difficoltà, ai ragazzi del Centro Diurno La Giostra e a quelli della Comunità l’Orizzonte.

Il capogruppo Andrea Storoni ha accompagnato la donazione con una lettera indirizzata al Sindaco Fanesi.

“L’essenza della democrazia è nel riconoscimento della dignità della persona, dei suoi diritti nell’ambito della società, delle responsabilità che una tale cosciente partecipazione all’esercizio del potere comporta. La libertà non è un arbitrio, non è sopraffazione, non è finzione di mistiche popolari ingannatrici, è invece sostanza di vita morale, peso di coscienti e lucide decisioni, di contributi da dare, di controlli da stabilire in vista del bene comune”  (Aldo Moro –  (Orientamenti, in Scritti e discorsi – 1944-1947)

Nel particolare e difficilissimo momento storico che stiamo vivendo, appare più che mai necessario rimanere strenuamente ancorati alle parole di Aldo Moro, ricercando i capisaldi del nostro agire tra i principi fondanti lo Stato di diritto a cui apparteniamo e riportati nel testo della Costituzione italiana.

Gli aderenti alla lista civica Vivere Ostra, nel determinarsi ad acquistare le mascherine lavabili e riutilizzabili, che sono state consegnate al Sindaco Federica Fanesi, hanno inteso tradurre in un gesto concreto, quantunque non risolutivo, quel principio inderogabile di solidarietà sociale di cui all’art. 2 della carta costituzionale, affiancandosi ad altre iniziative similari intraprese in tal senso sul territorio. Non potendo soddisfare il fabbisogno dell’intera comunità, il pensiero è andato a quelle famiglie che sono risultate idonee ad ottenere i contributi statali per i buoni spesa che, evidentemente, vivono una fragilità di tipo economico non indifferente, ai ragazzi del Centro Diurno ‘La Giostra’ – per l’affetto sempre immutato che a loro ci lega – e ai minori ospiti della comunità L’Orizzonte, spesso invisibili ai più.

L’iniziativa nasce dalla consapevolezza che nell’ambito di un ordinamento giuridico che pone al centro dello stesso la persona, le istituzioni e i cittadini tutti sono chiamati ad attivarsi al fine di permettere una più efficace e ordinata realizzazione del bene comune, costituito da quel complesso di condizioni, economiche e sociali, che consentono ai cittadini, singoli o associati, e alle famiglie di conseguire la loro piena e più soddisfacente realizzazione (Enciclica Gaudium et Spes). Il bene comune deve poi rappresentare lo scopo e il criterio di ogni azione sociale e politica.

Da una parte, quindi, ciascun consociato dovrebbe responsabilmente dare il proprio contributo affinché ciò avvenga; dall’altra le istituzioni, nel dare attuazione alla sussidiarietà orizzontale enunciata all’art. 118 co. 4 Cost., di cui il principio personalistico è fondamento ontologico, che riconosce in capo a quelle più prossime ai cittadini – in primis i Comuni – il dovere di favorire le autonome iniziative di questi ultimi nello svolgimento di attività di interesse generale, e tale è il reperimento e la distribuzione di mascherine; giammai potranno limitarsi solo a facilitare o a non ostacolare dette attività, sentendosi sollevate completamente, e quindi esonerate, dall’intraprendere azioni similari o quantomeno parallele a quelle dei propri consociati.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it