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Cassa integrazione in deroga, Amerigo Varotti denuncia: “Burocrazia ed inefficienza della macchina pubblica nemiche delle nostre aziende in difficoltà”

Cassa integrazione in deroga, Amerigo Varotti denuncia: “Burocrazia ed inefficienza della macchina pubblica nemiche delle nostre aziende in difficoltà”

di AMERIGO VAROTTI*

PESARO – Le aziende che in queste settimane sono chiuse a seguito delle disposizioni emanate per contenere l’espansione del COVID-19 e che vivono nel terrore di una ripartenza che si allontana giorno dopo giorno; preoccupate perché da tanto tempo chiuse senza possibilità di generare quella “cassa” quotidiana che rappresenta la loro sopravvivenza ; le imprese che non potranno ripartire normalmente nemmeno quando   sarà finita l’emergenza epidemiologica (perché il turismo, i viaggi ed i consumi conseguenti non ripartiranno subito) hanno un altro grande nemico: la burocrazia e l’inefficienza della macchina pubblica.

Già si è detto della Piattaforma Inps : delle disfunzioni, le difficoltà di collegamento, la violazione della privacy, l’impossibilità di presentare le istanze per il “bonus partite Iva“ etc.

Ma che dire della Regione Marche?

Il portale COMARCHE, cioè il sito del “ Sistema informativo delle comunicazioni telematiche “della Regione Marche a cui bisogna presentare le domande per l’ottenimento della cassa integrazione in deroga non funziona quasi mai , costringe le aziende ed i consulenti e le Associazioni a tentare orari impossibili per cercare di inviare una domanda.

Questa mattina il nostro personale di Confcommercio dalle 4 alle 6 (si, proprio dalle 4 di mattina  per cercare di aiutare le imprese) è riuscito nella titanica impresa di presentare due (dico DUE) domande di CIG in deroga. Alle 6, poi, COMARCHE ha smesso di funzionare.

E come se non bastasse la procedura regionale prevede udite udite  l’inserimento di una marca da bollo da 16 euro !!

Mentre la Ministra Catalfo scrive che “ le aziende che presenteranno la domanda alle Regioni non dovranno pagare l’imposta di bollo prevista dalla vecchia normativa”.

*Direttore Generale Confcommercio Marche Nord

 

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