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CORONAVIRUS / Primi miglioramenti a Fano e a Pesaro per 11 pazienti trattati con il farmaco anti-artrite

CORONAVIRUS / Primi miglioramenti a Fano e a Pesaro per 11 pazienti trattati con il farmaco anti-artrite

FANO – Il momento è drammatico per le Marche e, soprattutto, per la provincia di Pesaro Urbino. Con altri morti e altri contagiati. Tanti, troppi. Ma, tra tante notizie negative, è anche il caso di tornare a parlare dei tentativi di combattere il Covid-19 con i farmaci. Un barlume di speranza che coinvolge anche l’ospedale Santa Croce di Fano e l’Azienda ospedaliera Marche Nord dove, da alcuni giorni, si sta procedendo alla somministrazione del Tocilizumab, un farmaco che viene solitamente utilizzato nella cura dell’artrite reumatoide, ad undici pazienti.

Somministrazione avviata all’inizio della settimana a Napoli e, successivamente anche nei centri ospedalieri di Bergamo, Modena, Cosenza, Milano e, appunto, Fano e Pesaro.

“Dalle prime somministrazioni del farmaco – come afferma il direttore del Dipartimento di emergenza di Marche Nord, Michele Tempesta – nei pazienti già molto gravi, intubati e in Rianimazione, si registra un lieve miglioramento. Sono invece più evidenti le ricadute positive nei ricoverati non ancora intubati. Per cui ci troviamo ancora in una fase di sperimentazione e dobbiamo essere cauti”.

“Nei degenti meno gravi – come sottolinea il responsabile del pronto soccorso dell’ospedale Santa Croce di Fano, Giancarlo Titolo – la somministrazione del farmaco fa registrare risultati sicuramente migliori”. “E ciò si verifica in particolare nei degenti che mostrano clinicamente dei peggioramenti, in particolare nella saturazione. Su questi il 70-80% mostra miglioramenti evidenti già nelle prime 24 ore, per cui possiamo dirci più che soddisfatti”. Ma anche il dottor Giancarlo Titolo sottolinea che occorre essere ancora molto cauti, almeno fino a quando non ci saranno chiare evidenze scientifiche.

“Siamo in collegamento con diversi ospedali da Nord a Sud – spiega invece il professor Paolo Ascierto, presidente della Fondazione Melanoma e direttore dell’Unità di Oncologia Melanoma, Immunoterapia Oncologica e Terapie Innovative dell’Istituto tumori Pascale di Napoli, che insieme all’ospedale Cotugno ha utilizzato per primo, in Italia, il farmaco Tocilizumab nel trattamento di pazienti con Covid-19 -, ed ora la sperimentazione si è allargata ad oltre 50 pazienti in tutta Italia. Ieri ho parlato anche con il dottor Giancarlo Titolo dell’ospedale Santa Croce di Fano, e mi ha detto che degli 11 pazienti (a Fano e a Pesaro), trattati con il farmaco anti-artrite, 8 hanno avuto un miglioramento dopo 24 ore”.

“Lo stesso – aggiunge il professor Ascierto – è accaduto a Cosenza dove sono stati trattati 2 pazienti nello stesso modo, e sono migliorati tutti e 2. Ed anche a Modena erano molto soddisfatti dei primi risultati ottenuti. A Napoli, dei 6 pazienti in cura con il farmaco, 3 sono migliorati, 2 sono stabili e uno è deceduto per uno stress respiratorio molto forte”.

A questo punto servirebbe un protocollo nazionale per estendere l’impiego di Tocilizumab nei pazienti contagiati da Coronavirus, soprattutto in quelli che si trovano in condizioni critiche. Anche perché, diciamolo chiaramente, il vaccino è lontano dall’essere pronto.

 

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