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CORONAVIRUS / Il commosso omaggio dei sindaci marchigiani alle vittime del Covid-19 / Foto e Video

CORONAVIRUS / Il commosso omaggio dei sindaci marchigiani alle vittime del Covid-19 / Foto e Video

UN GESTO SEMPLICE, ma particolarmente significativo, per ricordare chi non c’è più, chi è stato strappato ai propri affetti da una malattia subdola e crudele, spesso senza la possibilità di un ultimo saluto, un addio, e impossibilitati a ricevere una degna sepoltura.

È quello che i sindaci marchigiani, su proposta del presidente nazionale dell’Anci Antonio De Caro, ripresa dal presidente dell’Anci Marche Maurizio Mangialardi, hanno voluto compiere oggi, martedì 31 marzo, esponendo dalle finestre dei Comuni le bandiere a mezz’asta in segno di lutto e, alle ore 12, osservando un minuto di silenzio di fronte al palazzo municipale o al monumento ai caduti della propria città, con tanto di fascia tricolore addosso.
“Un minuto di silenzio dedicato alle vittime di questa terribile epidemia – commenta il presidente dell’Anci Marche e sindaco di Senigallia, Maurizio Mangialardi – un abbraccio ai loro parenti e ai loro amici, ma soprattutto un modo per provare a colmare, almeno un po’, la solitudine che ha avvolto l’ultimo atto della vita di tanti nostri concittadini, scomparsi senza la possibilità di rivedere i loro cari. Come presidente dell’Anci Marche voglio ringraziare tutti i nostri sindaci, i quali, dando prova di unità, umanità e profondo rispetto per il dolore che alberga in tante famiglie della nostra regione, hanno voluto aderire a questa iniziativa”.

ANCHE IL SINDACO DI ANCONA, Valeria Mancinelli, ha risposto all’appello che l’Associazione nazionale Comuni italiani ha lanciato a tutti i sindaci, “per ricordare le vittime dell’epidemia, per onorare gli operatori sanitari e per darsi reciproco sostegno, guardando al futuro con speranza”. Con indosso la fascia tricolore, in piedi da sola sulla scalinata del palazzo municipale (la “casa comune” ) – con Marcello Bedeschi, rappresentante di Anci Marche, al lato opposto – il sindaco Mancinelli ha osservato il silenzio con lo sguardo puntato verso le bandiere e con il pensiero rivolto -a nome dell’intera comunità- a tutti coloro che l’epidemia si è portata via. “In tutta Italia con questo momento di raccoglimento – ha sottolineato poi ai (pochi) presenti, tutti giornalisti- vogliamo ricordare coloro che ci hanno lasciato nell’ambito di questa tragedia. E’ un momento significativo per rendere collettivo quello che non è un dolore privato, bensì di una intera comunità. Questo dolore può trasformarsi in energia positiva se produrrà in tutti noi una rinnovata consapevolezza e un senso di responsabilità forte. Perché nessuno si salva da solo”.

ALLE 12 IN PUNTO È SCESO il silenzio anche davanti al Palazzo della Provincia di Ancona, a Passo Varano, e avanti le bandiere a mezz’asta si sono raccolti, per commemorare le vittime dell’epidemia, la consigliera provinciale Mirella Giangiacomi (con delega alle pari opportunità) e il dirigente Fabrizio Basso. Il presidente della Provincia di Ancona Luigi Cerioni ha osservato il minuto di silenzio con la fascia tricolore da sindaco avanti il Monumento dei Caduti del suo comune, Cupramontana.

IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA di Pesaro e Urbino Giuseppe Paolini ha osservato alle 12 un minuto di silenzio davanti al monumento ai caduti di Monteguiduccio, frazione del Comune di Montefelcino, insieme al parroco don Alceo Volteggi, in segno di lutto per i tanti morti nell’emergenza Coronavirus nel territorio provinciale ed in tutta Italia.
“Ho scelto di andare in un piccolo borgo, dove ci sono poche persone – ha detto Giuseppe Paolini – per far sentire la vicinanza delle istituzioni in un momento come questo. In certi momenti ti accorgi che il silenzio non pone domande, ma può dare tante risposte, perché trovarsi di fronte ad un elenco di morti in guerra e pensare a tutti coloro che oggi muoiono in questa emergenza Coronavirus, fa lo stesso effetto di dolore e sofferenza. Così come i soldati morivano da soli in guerra, in una trincea o colpiti da un proiettile, anche i malati di Covid 19 stanno morendo da soli e senza il conforto delle persone care”. Bandiere a mezz’asta nella sede dell’Amministrazione provinciale, dove il direttore generale Marco Domenicucci, i dirigenti ed i dipendenti hanno osservato un minuto di silenzio per far sentire la loro vicinanza alle famiglie colpite dai lutti e ai tanti medici ed operatori sanitari impegnati nel combattere questo terribile virus. Il tutto raccogliendo l’invito di Upi ed Anci, che hanno chiesto un minuto di silenzio anche a tutta la popolazione.

A PESARO BANDIERE A MEZZ’ASTA in Comune e minuto di silenzio, a mezzogiorno, in piazza del Popolo. «In giunta abbiamo deciso di intitolare nella piazza del parco Miralfiore un monumento dedicato alle vittime del coronavirus e ai nostri eroi dell’ospedale San Salvatore, che stanno combattendo in prima linea contro il virus. Lo faremo appena sarà consentito: Pesaro non si dimenticherà di loro», ha detto il sindaco Matteo Ricci davanti al municipio, nell’omaggio ai deceduti e nel ringraziamento agli operatori sanitari. «Ad oggi quasi 12mila vittime in tutto il Paese, 273 nella provincia e tante in città. Un numero impietoso, che si porta dietro un dolore infinito e atroce sofferenza. Specie dei familiari, che non possono neanche salutare i loro cari, né piangerli ufficialmente con il funerale», ha osservato il sindaco. «Nessuno di noi avrebbe pensato di parlare a una piazza vuota. Si tratta di un passaggio storico: un nemico invisibile ha fermato il mondo, il nostro Paese è stata la prima democrazia occidentale ad affrontare questa sfida inedita».
Per questo, «oltre a ricordare le vittime, ringraziamo anche chi è in costantemente in prima linea: medici e infermieri, che stanno dando anima e corpo dentro l’ospedale. Commovente il sentimento di unità e solidarietà scattato spontaneamente verso gli operatori sanitari. Per la città sono diventati veri e propri eroi. Abbiamo spesso criticato la sanità pubblica nel nostro territorio, ma ci siamo risvegliati dentro questo incubo con la sanità migliore del mondo. Riuscire a reagire in una situazione del genere è davvero uno sforzo enorme che va riconosciuto». Ha proseguito Ricci: «Il virus si sconfigge con la responsabilità, con l’intelligenza e la collaborazione. Grazie ai pesaresi che si stanno comportando in modo responsabile e disciplinato. Forze dell’ordine, esercito e polizia locale stanno facendo un lavoro straordinario per i controlli. Sicuramente dovremo stare a casa fino a Pasqua. Ci auguriamo che poi ci possa essere una fase di transizione, magari con la riapertura parziale di alcune attività. Ma in ogni caso non ci sarà un ritorno immediato alla normalità: serviranno ulteriori responsabilità e disciplina e permarranno sicuramente limiti. E’ importante non abbassare la guardia». Nel frattempo, «ci sono anche notizie positive, come la crescita dei guariti e dimessi, che ci danno forza e speranza per andare avanti. Con equilibrio, intelligenza e coraggio, insieme, la nostra comunità ce la farà». Poi la preghiera del vescovo Piero Coccia. Presenti il presidente del consiglio comunale Marco Perugini, il vicepresidente dell’assemblea Dario Andreolli e il consigliere regionale Andrea Biancani.

ANCHE FANO HA PARTECIPATO al minuto di silenzio indetto dall’Anci, che si è svolto questa mattina di fronte la residenza Municipale. Il sindaco Massimo Seri, assieme alla comandate della polizia locale Anna Rita Montagna e al maestro Giorgio Caselli che ha suonato l’Inno d’Italia, ha osservato il minuto di silenzio unendosi a tutti i sindaci italiani.

“Fano partecipa a questo momento di lutto – ha dichiarato il primo cittadino prima del minuto di silenzio -, un periodo di grande difficoltà ma anche un momento per stringerci attorno a tutte quelle famiglie che hanno perso un proprio caro a causa di questa terribile emergenza. Da nord a sud, da est e ovest, con questo gesto simbolico è un po’ come se ci stessimo tenendo tutti per mano per superare questa sfida che ci è stata posta lungo il nostro cammino. Siamo un grande paese che nei periodi di difficoltà ha già dimostrato di essere unito e solidale e di sapersi rialzare”.

Al termine del silenzio e dell’Inno Nazionale, il sindaco ha anche espresso un pensiero di vicinanza a chi sta combattendo in prima linea per superare l’emergenza. “Vorrei ringraziare ancora una volta tutti i sanitari, gli infermieri, i medici, la protezione civile, tutti coloro che ancora stanno lavorando e che si sono messi a disposizione della comunità per cercare di farci superare questa situazione nel migliore dei modi”.

DA LUNEDÌ SERA L’AMMINISTRAZIONE comunale di Mondolfo ha deciso di illuminare il Palazzo municipale con i colori della Bandiera italiana. Un’immagine suggestiva per trasmettere alla cittadinanza un segno di speranza.
Intanto oggi anche a Mondolfo bandiere a mezz’asta ed un minuto di silenzio in segno di cordoglio per le vittime del Coronavirus.
Alle ore 12, infatti, il sindaco Nicola Barbieri si è recato al Monumento ai Caduti dove ha osservato un minuto di silenzio.
“Un gesto doveroso – ha detto il Sindaco – in questo momento difficile per la nostra comunità, un modo per sentirci uniti, per ricordare tutte le persone che sono decedute e dare forza a coloro che stanno combattendo questa battaglia”.

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