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Tamponi a tutti gli ospiti delle case di riposo: i sindacati si appellano a Ceriscioli

Tamponi a tutti gli ospiti delle case di riposo: i sindacati si appellano a Ceriscioli

Dopo il caso di Mondolfo inviata una lettera al presidente della Regione e al direttore generale dell’Asur Marche

MONDOLFO – Anche le organizzazioni sindacali si sono decise a prendere posizione su quanto si sta verificando all’interno delle case di riposo della nostra regione. In seguito alla segnalazione fatta ieri dal nostro giornale, su quanto avvenuto nella casa di riposo Nella Carradorini di Mondolfo, dove sedici ospiti sono stati trovati positivi al Coronavirus, c’è da registrare oggi un intervento della Uil Fpl di Pesaro Urbino che ha inviato una lettera al presidente della Regione Luca Ceriscioli e al direttore generale dell’Asur Marche, Nadia Storti.

Una lettera con la quale viene chiesto espressamente di sottoporre a test anche gli altri ospiti della struttura. Cosa che, purtroppo non avviene in quanto, secondo una direttiva regionale – come è stato detto al sindaco Nicola Barbieri dai responsabili dell’Asur – i tamponi possono essere fatti solo a chi presenta sintomi. E questo, purtroppo, come ha sottolineato ieri lo stesso sindaco di Mondolfo “non è il modo più corretto per far fronte all’emergenza all’interno di questo tipo di strutture”.

Una direttiva regionale che va cambiata subito, che si basa su un “burocratese” che, in questi tempi difficili, dovrebbe essere spazzato via. In strutture come le case di riposo, dove gli anziani sono in continuo contatto tra loro, bisogna fare tutto il possibile per metterli al sicuro. Quindi tamponi per tutti coloro i quali sono stati in contatto con anziani risultati positivi.

E questo senza dimenticare che, nell’ultimo Decreto del Governo, viene proprio chiarito che le persone più a rischio sono quelle che hanno avuto “contatto stretto con un caso confermato o probabile di Covid-19”.

 

 

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