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Coronavirus, forse lunedì scuole ancora chiuse nella provincia di Pesaro Urbino

Coronavirus, forse lunedì scuole ancora chiuse nella provincia di Pesaro Urbino

Il presidente Ceriscioli: “In ragione del numero crescente di contagi, nelle osservazioni che presenteremo domani mattina al Governo, includeremo la richiesta di essere inseriti tra i territori sottoposti alle misure più restrittive, che comprendono la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività di pubblico spettacolo

ANCONA – Il Gores ha comunicato che nella giornata di oggi la Sod Virologia ha rilevato 13 tamponi positivi al Coronavirus (12 provenienti dall’Area Vasta 1, provincia di Pesaro Urbino e 1 dalla provincia di Ancona).

Questi 13 campioni saranno inviati domani all’Istituto Superiore di Sanità per la conferma. Nessun campione positivo è risultato nelle altre province. Sale dunque a 24 il numero di campioni positivi nella Regione Marche, di cui 6 confermati dall’Istituto Superiore di Sanità.

“Nel frattempo – afferma il presidente della Giunta regionale, Luca Ceriscioli – abbiamo ricevuto la bozza del nuovo Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri riguardante le misure di contenimento del Coronavirus. Il documento indica solo le Regioni con zone rosse: Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ci è stato chiesto di presentare le nostre osservazioni entro le ore 9 di domani mattina.

“In ragione del numero crescente di contagi, nelle osservazioni includeremo la richiesta di essere inseriti tra i territori sottoposti alle misure più restrittive, che comprendono la chiusura delle scuole e la sospensione delle attività di pubblico spettacolo.

“Se, guardando l’attuale stesura del decreto, la base territoriale resta regionale, chiederemo di essere inseriti come regione. Se invece, come è sembrato dal lungo confronto di questa mattina con il Governo, la base dovesse essere provinciale, chiederemo l’inserimento della provincia di Pesaro Urbino, l’unica che registra al momento casi positivi, per un totale di 24. Immaginiamo che il testo sia ancora aperto poiché cita esclusivamente le zone rosse e non ha riferimenti alle altre Regioni con numeri significativi di casi positivi.

“Nella speranza che vengano accolte le nostre richieste – conclude Ceriscioli -, l’impegno è quello di divulgarne immediatamente il contenuto, nel momento in cui lo riceveremo nella sua versione definitiva”.

 

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