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Anche la Regione e il Garante dei diritti della persona parte civile nel processo per la strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo

Anche la Regione e il Garante dei diritti della persona parte civile nel processo per la strage alla Lanterna Azzurra di Corinaldo

ANCONA – Anche la Regione Marche e il Garante regionale dei diritti della persona si costituiranno parte civile nel processo, che si svolgerà ad Ancona, contro i sei giovani della cosiddetta “banda dello spray”, ritenuti responsabili della strag, avvenuta nella discoteca Lanterna Azzurra di Corinaldo. Strage nella quale, la notte tra il 7 e l’8 dicembre 2018, persero la vita cinque adolescenti ed una mamma di 39 anni.

Il 5 marzo saranno giudicati, con rito abbreviato, così come richiesto dai loro legali, i sei ragazzi emiliani arrestati lo scorso agosto ed accusati di aver spruzzato spray al peperoncino nella storica discoteca corinaldese di Madonna del Piano, per rubare collanine e braccialetti ai presenti. Ragazzi che, proprio per questo, hanno provocato il panico che ha poi portato alla calca mortale nell’unica uscita disponibile.

Per i sei giovani emiliani i reati contestati sono quelli di omicidio preterintenzionale, associazione per delinquere, lesioni personali e singoli episodi di rapine e furti con strappo.

La costituzione di parte civile della Regione Marche e del Garante regionale dei diritti della persona nel processo per la strage alla Lanterna Azzurra sarà illustrata lunedì mattina, nel corso di un incontro in Regione al quale prenderanno parte il presidente della Giunta regionale Luca Ceriscioli, il presidente dell’Assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo, il Garante regionale dei diritti della persona, Andrea Nobili e la presidente del Comitato genitori unitario (Cogeu), Luigina Bucci.

 

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