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La Lega all’attacco: “Regione allo sbando, le prime vittime della guerra tra Conte e Ceriscioli sono i marchigiani”

La Lega all’attacco: “Regione allo sbando, le prime vittime della guerra tra Conte e Ceriscioli sono i marchigiani”

ANCONA – “L’impugnativa al Tar promossa dal Governo è uno schiaffo ai marchigiani che, nonostante i 3 casi positivi accertati e le circa 60 persone in isolamento, vedono accolta la sospensiva a questo provvedimento che la Lega aveva da tempo richiesto. Il comportamento del Governo Conte, di Ceriscioli, ma soprattutto della maggioranza del Pd è una vergogna. Siamo una regione allo sbando”; così il commissario regionale della Lega, senatore Paolo Arrigoni, insieme ai consiglieri regionali della Lega Sandro Zaffiri, Luigi Zura Puntaroni, Marzia Malaigia e Mirco Carloni che, in una dura nota, commentano la sospensione all’ordinanza coronavirus operata dal Tar.

“Di fronte al braccio di ferro irresponsabile tra il Governo Conte e le Marche a rimetterci sono solo i cittadini marchigiani che sono sempre più in preda alla confusione, all’instabilità e alla paura. Solamente per le Marche il Governo ha richiesto un pronunciamento del Tar per sospendere un provvedimento regionale finalizzato ad aumentare la prevenzione. La colpa di questa vergognosa confusione è solo del PD, di Conte e di questa amministrazione regionale. Questa compagine di Governo che per anni si è dimenticata delle Marche, ora si sta accanendo contro la nostra Regione con un atto di “bullismo istituzionale”, solo per una lotta interna al PD in vista delle prossime elezioni regionali. L’atteggiamento del Governo nei confronti delle Marche è sconcertante, un vero accanimento nei confronti dei marchigiani solo per alimentare una lotta tra bande e correnti interne al Partito democratico dilaniato tra chi vuole far fuori il Presidente uscente Ceriscioli e chi lo vuole ancora sostenere. Non si può – concludono gli esponenti della Lega – giocare con la salute e la sicurezza dei marchigiani solo per ragioni politiche alimentando confusione, disordine ed incertezza nei cittadini, nelle famiglie, negli insegnanti e negli studenti”.

 

 

 

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