AREA CESANOL'INTERVENTOPOLITICA

Sanità, il sindaco di San Lorenzo in Campo Dellonti: “Siamo inascoltati, chiediamo la Conferenza di Area Vasta”

Sanità, il sindaco di San Lorenzo in Campo Dellonti: “Siamo inascoltati, chiediamo la Conferenza di Area Vasta”

SAN LORENZO IN CAMPO – La mancata convocazione della conferenza dei sindaci di Area Vasta, il mancato coinvolgimento dei primi cittadini sul Piano socio sanitario regionale 2019-2021: il sindaco Davide Dellonti interviene a 360 gradi su un delicato tema come quello della sanità.

«Non sono solito intervenire pubblicamente su argomenti di amplissimo respiro sovra-comunale come questo, preferendo lavorare a testa bassa sui problemi al fine di creare soluzioni, ma qui la questione è davvero troppo importante e come Sindaco di un Comune della nostra provincia, dell’entroterra, di una vallata come quella del Cesano troppo spesso ai margini della discussione politica ed amministrativa, mi sento in dovere di intervenire e fornire un mio contributo.

Purtroppo la Conferenza dei sindaci, organo istituzionale non si riunisce più dall’ormai lontano 27 novembre 2018. A maggio 2019 vi sono state le elezioni in moltissimi comuni della nostra provincia. La presidenza del Sindaco di Urbino quindi è decaduta il 26 maggio 2019. A norma del regolamento andava riconvocata l’Assemblea da parte del sindaco del comune con il maggior numero di abitanti, ovvero il sindaco di Pesaro, che ne detiene anche provvisoriamente la presidenza, per eleggere nuovamente gli organi di presidenza nonché la sede, per il mandato 2019-2024. Tutto ciò non è stato ancora fatto: sono passati 8 mesi ed ancora noi Sindaci non ci siamo mai riuniti, non tanto per eleggere Presidente e Vice, le cariche contano poco, ma per discutere di sanità dei nostri territori. Per l’elezione di tante cariche di vari organismi territoriali istituzionali, all’indomani della tornata elettorale, ci si è prontamente riuniti. Per discutere di sanità, oltretutto l’assemblea di area vasta è un organo “consultivo” e non decisionale-esecutivo, no! Come mai?»

Intanto martedì 4 febbraio 2020, in Assemblea Legislativa delle Marche, è calendarizzata la discussione ed approvazione del nuovo Piano Sanitario e Socio-Sanitario 2019-2021.

«Anche dal sito istituzionale della Regione Marche, si legge che “’…l’attuale proposta di Piano da parte degli uffici regionali è stata preceduta da una campagna di ascolto e interlocuzione con gli stakeholder presenti sul territorio, a valenza regionale e locale, per raccogliere in modo puntuale proposte, osservazioni e suggerimenti sui contenuti del documento. Questo coinvolgimento iniziale di operatori del SSR, sindacati, formazioni sociali, cittadinanza e molti altri nella funzione di consultazione troverà ulteriore riscontro nelle fasi di monitoraggio e valutazione del Piano”. E noi Sindaci? Perché non possiamo dire la nostra? Perché non possiamo esprimere la nostra opinione sul nuovo Piano Sanitario regionale? Perché non possiamo esprimere le nostre fortissime preoccupazioni sulla sanità dell’entroterra, sulla rete di emergenza-urgenza, su servizi e prestazioni che sono sempre più in affanno e spesso non rispondono alle esigenze del territorio, in una vasta zona ove la popolazione è sempre più anziana ed i collegamenti viari, ivi compreso il trasporto pubblico locale, difficoltosi? Perché ad esempio non possiamo sapere qual è con estrema precisione il destino dell’ospedale “Santi Carlo e Donnino” di Pergola ed i servizi che vi saranno all’interno una volta terminati i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico? Noi Sindaci, in tutte le situazioni e circostanze, al cospetto ed agli occhi dei nostri cittadini, rappresentiamo “Lo Stato” e “Le Istituzioni” nel senso più lato possibile. Anche quando vi è un problema che riguarda la sanità che non è di stretta competenza comunale, i nostri cittadini ci vengono a chiedere aiuto. Perché non possiamo fornirgli le adeguate risposte, per lo meno dal punto di vista di una corretta e trasparente informazione? Oltretutto in questo nuovo Piano Sanitario, non si discute soltanto dell’ambito strettamente sanitario, ma dell’integrazione fra “Sanità” e “Sociale”, il che contiene una infinita serie di problematiche e temi fondamentali per i nostri territori, sui quali noi Sindaci ogni giorno abbiamo a che fare e sui quali siamo tenuti a dare risposte. Nessuno è nato ieri. me compreso. Alle porte vi sono le elezioni regionali. Ma un passaggio istituzionale ed una sana, magari anche animata, discussione in Conferenza dei Sindaci di Area Vasta, andava fatta, anzi va fatta».

Infine, Dellonti si rivolge ai colleghi sindaci: «Diamoci uno scatto d’orgoglio, riprendiamoci in mano le nostre prerogative e chiediamo che questa Conferenza venga convocata. Da regolamento, se un quinto dei componenti della Conferenza lo richiede, ovvero 11 sindaci, possiamo chiederne la convocazione. Sono certo che su questo avremmo tutti indistintamente il pieno appoggio dei nostri cittadini. Su questo tema riscontro a pelle un “silenzio-assordante”, come si suole dire. Il mio intento non è di polemizzare, né a scanso equivoci, ho altre aspirazioni, tantomeno elettorali. Ma sulla salute, sul sociale ed appunto sulla sanità, non vi possono essere “partiti” che tengano ed abbiamo il dovere di dire la nostra».

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it