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Le Cantine del Cardinale non si fermeranno: iniziata la raccolta fondi per ricostruire un sogno

Le Cantine del Cardinale non si fermeranno: iniziata la raccolta fondi per ricostruire un sogno

SERRA DE’ CONTI – Le Cantine del Cardinale non si fermeranno. Ed oggi è stato avviato un crowdfunding per sostenere le spese per ripartire (il danno subito supera i 150.000 euro). L’azienda di Serra de’ Conti dovrà infatti acquistare le nuove piante da frutto, metterle a dimora e, nell’attesa della nuova produzione – che impiegherà circa 5 anni -, acquistare le materie prime per continuare a produrre tutta la gamma di prelibatezze ideate in dieci anni di attività. E, nel primo giorno di sottoscrizione (durerà tre mesi), ottantasei persone hanno già aderito all’iniziativa con contribuzioni che, complessivamente, hanno raggiunto 2.275 euro. Si tratta, comunque sia, di un primo passo.

300 alberi di visciole distrutti, per un totale di oltre 150.000 euro di danni. Senza sapere nemmeno perché. Questo il triste scenario che Luca, Giselle, Carmen e Massimo, titolari delle Cantine del Cardinale – punto di riferimento nell’Anconetano per la produzione della celebre “Visciolata del Cardinale”, bevanda tipica marchigiana ottenuta nel rispetto della tradizione contadina, da vino, visciole e zucchero, ma anche di grappa, biscotti, miele e colombe pasquali, tutti a base di visciole – si sono trovati di fronte appena qualche giorno fa.

Un crudele atto vandalico, che ora rischia di mettere a repentaglio la sopravvivenza stessa delle Cantine del Cardinale, dopo tanti anni di lavoro e sacrificio.

“La prima reazione che abbiamo avuto a seguito dell’accaduto è stata di assoluto sconforto: siamo una piccola azienda e, per noi, riprenderci da un danno del genere sarebbe troppo oneroso, praticamente impossibile. Pensavamo quindi che fosse inevitabile chiudere i battenti” – commenta Luca Cardinali.

Quello che però i titolari dell’azienda non si aspettavano è la grande solidarietà ricevuta non solo dalle persone che conoscevano già la cantina, ma da tanti altri marchigiani (e non solo) che hanno scelto di ribellarsi ai delinquenti e agire in prima persona per la difesa della storia e della tradizione contadina del territorio. La visciola, infatti, è una ciliegia selvatica molto diffusa nelle Marche e impiegata per la realizzazione di numerosi prodotti della tradizione, dalla confettura ai liquori. È nata così l’idea di lanciare una campagna di raccolta fondi su Produzioni dal Basso, prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, con l’obiettivo di recuperare la cifra corrispondente all’ammontare dei danni, che include, oltre all’acquisto e alla messa a dimora degli alberi distrutti, anche la perdita economica della produzione a seguito dell’atto vandalico, stimata per i prossimi 5 anni.

Tutto questo mentre i carabinieri del nucleo operativo della Compagnia di Jesi, con la collaborazione dei colleghi della Stazione di Serra de’ Conti, continuano, nel totale riserbo, le indagini per cercare di dare un nome ed un volto a chi, lunedì 27 gennaio, molto probabilmente nel tardo pomeriggio, ha mozzato le piante di visciola. Indagini che vengono effettuate a 360 gradi. In primo luogo sono stati ascoltati dai militari i proprietari dell’azienda, per cercare di comprendere, soprattutto, se negli ultimi tempi – o anche in passato – hanno ricevuto minacce o richieste estorsive. Ma la famiglia Cardinali ha sempre chiaramente confermato di non aver mai ricevuto alcuna pressione e, soprattutto, di non avere né debiti, né tantomeno nemici.
Ed ovviamente i carabinieri, in questi giorni, hanno anche ascoltato diverse persone di Serra de’ Conti e Montecarotto che, lunedì, si sono trovate a transitare lungo la strada provinciale 44 – l’arteria che unisce i due centri -, dove si trova l’appezzamento di terreno della famiglia Cardinali con la piantagione presa di mira dai vandali.

Per contribuire alla campagna di crowdfunding:

https://www.produzionidalbasso.com/project/ricostruiamo-il-nostro-sogno-le-cantine-del-cardinale-non-si-fermeranno/

Nelle foto: le ricercatissime visciole, un momento della raccolta fatta lo scorso anno e alcune delle piante mozzate la settimana scorsa

 

 

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