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Uccise il figlioletto di 5 anni: assolto in appello perché incapace di intendere e volere

Uccise il figlioletto di 5 anni: assolto in appello perché incapace di intendere e volere

L’uomo dovrà trascorrere 10 anni in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza in quanto ritenuto socialmente pericoloso

ANCONA – Il 4 gennaio di due anni fa, a Cupramontana, uccise il figlioletto di 5 anni, soffocandolo in auto. Questa mattina in appello, Besart Imeri, operaio macedone di 27 anni, è stato assolto in quanto ritenuto totalmente incapace di intendere e volere al momento del fatto.

L’uomo, in primo grado, era stato invece condannato a 12 anni di reclusione.

Subito dopo il delitto l’operaio macedone aveva detto di essere stato spinto ad uccidere il figlioletto da una forza sovrannaturale.

I giudici della Corte di Appello, nell’emettere la sentenza di assoluzione, hanno tenuto conto della perizia eseguita dallo psichiatra Renato Ariatti, secondo il quale l’uomo è affetto da delirio mistico religioso.

Il macedone Besart Imeri, per decisione degli stessi giudici, dovrà comunque trascorrere dieci anni in una residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza, in quanto ritenuto socialmente pericoloso.

 

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