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Gli esponenti delle sinistre di opposizione riuniti a Jesi: pronti alla mobilitazione per un Paese migliore

Gli esponenti delle sinistre di opposizione riuniti a Jesi: pronti alla mobilitazione per un Paese migliore

JESI – Si è tenuta presso il circolo del Partito della Rifondazione Comunista di Jesi, l’assemblea provinciale delle sinistre di opposizione al governo Conte 2. L’incontro é seguito all’assemblea tenutasi a Roma lo scorso 7 dicembre e promossa da alcuni partiti della sinistra radicale, Partito Comunista Italiano, Partito Comunista dei Lavoratori e Sinistra Anticapitalista. Oltre ai soggetti promotori, hanno partecipato anche esponenti locali di Potere al Popolo e di Rifondazione Comunista. Obiettivo dell’incontro è la realizzazione di campagne comuni su specifici obiettivi di lotta sul territorio che dia seguito a quanto discusso nell’assemblea romana.
“L’assemblea unitaria – come si legge in un documento – vuole essere un contributo a costruire un percorso possibile e concreto di unità d’azione, ferma restando la autonomia politica e organizzativa delle forze politiche presenti. Il 7 dicembre rappresenta un utile tentativo di rilancio di una sinistra di classe in grado di esprimere una reale unità di azione, condizione indispensabile per conquistare una presenza politica significativa in questo paese.
“Dall’incontro sono emersi vari piani rivendicativi che accomunano le forze politiche che hanno dato vita a questo percorso di riavvicinamento tra le varie anime della sinistra di alternativa e di classe- Prima tra tutte la condanna unanime dell’escalation militare voluta dal presidente USA Donald Trump contro l’Iran. E’ stata espressa l’unanime contrarietà alla guerra e al Patto Atlantico (NATO), organismo guerrafondaio, di cui anche l’Italia fa parte e da cui le forze politiche presenti chiedono l’uscita unilaterale. Le forze politiche presenti all’incontro lavoreranno per una prossima mobilitazione contro la guerra, prevista per il 25 gennaio, chiedendo il ritiro di tutte le truppe, comprese quelle italiane, da quella zona critica del medio oriente, da sempre considerata una polveriera, ricca di interessi da parte delle forze dell’imperialismo occidentale.
“Si è espressa inoltre seria preoccupazione per la costante espropriazione delle risorse naturali, esprimendo vivo interesse per il movimento Friday For Future animato dalla giovane attivista svedese Greta Thumberg. La critica al modo di produzione capitalista e al neoliberismo che ci rende schiavi del profitto è stata espressa in maniera forte e condivisa dai presenti.
“Si è condannato inoltre il progressivo smantellamento dello stato sociale e la costante privatizzazione della sanità che deve tornare ad essere veramente pubblica, per tutte e tutti.
Un’attenzione particolare é stata rivolta alla crisi occupazionale del territorio marchigiano, da Wirlpool a Auchan-Conad, da Mercatone Uno a Ambruosi e Viscardi di Fermo.
“Mettiamoci in moto su obiettivi condivisi. Noi ci saremo – si legge sempre nel documento redatto al termine dell’assemblea delle sinistre di opposizione della provincia di Ancona -, a partire dal nostro territorio”.

 

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