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“Vigilanza in tutti i pronto soccorso per contrastare le aggressioni al personale”

“Vigilanza in tutti i pronto soccorso per contrastare le aggressioni al personale”

Una articolata proposta di legge presentata in Consiglio regionale da Federico Talè

ANCONA – Una proposta di legge per prevenire e contrastare le aggressioni al personale che opera nelle strutture sanitarie delle Marche e garantirgli la necessaria tutela legale ed economica.

L’ha redatta e depositata Federico Talè. “Ho sentito il dovere – evidenzia il consigliere regionale di Italia Viva – di formulare un disegno normativo per cercare di tutelare i nostri medici, gli infermieri e gli operatori socio sanitari dal deplorevole e inquietante fenomeno delle violenze, fisiche e verbali, a cui sono sottoposti con sempre più frequenza durante lo svolgimento delle loro mansioni. Donne e uomini, professionalmente preparati, che lavorano ogni giorno per garantire il diritto alla salute dei cittadini, spesso sopperendo anche ai disservizi che la politica non riesce ad evitare, vittime di episodi inaccettabili”.

“Negli ultimi mesi – aggiunge Talè – il fenomeno ha raggiunto punte allarmanti e purtroppo all’escalation nazionale ha fatto riscontro anche un incremento a livello locale, con diversi casi molto gravi; ultimo in ordine di tempo nella provincia di Pesaro e Urbino quello verificatosi al pronto soccorso di Pesaro il 28 ottobre con medici presi a pugni e a schiaffi”. Ma va anche ricordata la recentissima aggressione con un martello al primario del Sert di Macerata”. “Tra i motivi di questo incremento di violenza – prosegue il consigliere – c’è senza dubbio un cambio di atteggiamento culturale nei confronti del personale sanitario, ritenuto responsabile di attese, ritardi e qualsiasi altro problema, senza che invece venga considerato il lavoro efficace e competente della stragrande maggioranza degli operatori”.

Federico Talè passa poi a spiegare gli aspetti salienti della sua proposta di legge: “E’ previsto che le aziende sanitarie garantiscano assistenza legale e la necessaria tutela economica agli operatori che nell’ambito delle proprie attività siano stati vittime di violenza o di minaccia sia fisica che verbale, compresa la copertura delle eventuali spese mediche, riabilitative, psicologiche e farmacologiche che i dipendenti devono affrontare. E’ stabilita, inoltre, la costituzione nell’ambito dell’Osservatorio regionale delle politiche sociali di un gruppo di lavoro per la prevenzione del rischio di aggressioni. Questo gruppo di lavoro può anche promuovere accordi con le forze dell’ordine ai fini dell’implementazione di un adeguato sistema di vigilanza, con particolare riferimento alle aree dei pronto soccorso, dove tale vigilanza dev’essere costante. Perché è davvero inaccettabile che chi spende la vita per difendere la salute degli altri debba rischiare la propria per fenomeni di violenza”.

 

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