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Gli ospedali di Pergola e Amandola reinseriti nel nuovo Piano socio-sanitario

Gli ospedali di Pergola e Amandola reinseriti nel nuovo Piano socio-sanitario

Previste tutele specifiche anche per le strutture di Cagli, Sassocorvaro e Cingoli

ANCONA – Gli ospedali di Pergola e di Amandola da oggi  hanno di nuovo il loro riconoscimento esplicito nel redigendo Piano socio-sanitario 2019-2021 di presidi con pronto soccorso o, in subordine, di presidi di zone particolarmente disagiate. Lo evidenzia il consigliere regionale Federico Talè, che aggiunge: “Oltre che per questi due nosocomi, nella seduta della Quarta Commissione (sanità e politiche sociali) odierna abbiamo introdotto tutele specifiche anche per i territori di Cagli, Sassocorvaro e Cingoli, per i quali si è stabilita l’equiparazione alle aree disagiate, prevedendo un rafforzamento della rete di emergenza-urgenza nelle loro strutture sanitarie mediate la presenza 24 ore su 24 di personale medico dedicato, in aggiunta a quello già presente nelle ambulanze medicalizzate”.

Talè, che dopo lo stralcio dal Piano delle indicazioni specifiche per Pergola e Amandola votato il 6 novembre aveva subito preparato un emendamento per il loro ripristino, puntualizza: “In Commissione il mio emendamento è stato discusso in maniera approfondita e alla fine abbiamo trovato la convergenza su un testo che stabilisce salvaguardie specifiche anche per Cagli, Sassocorvaro e Cingoli e che, inoltre, attribuisce alla giunta regionale la possibilità di individuare, con apposito atto da sottoporre al parere della Quarta Commissione, altre zone particolarmente disagiate, con l’indicazione delle relative strutture ospedaliere, sulla base dei criteri stabiliti dal DM 70. Questo, perché si vuol dare a tutti i territori delle Marche la maggiore tutela possibile. Il diritto alla salute è di tutti e dev’essere garantito a tutti”.

“Per quanto riguarda Pergola e Amandola – conclude il consigliere regionale – ritengo che si sia concretizzato nei loro confronti e nei confronti dei cittadini che risiedono nelle aree interne in cui le due strutture sono ubicate un doveroso atto di giustizia. La specificità territoriale dei due ospedali, infatti, era indicata in un atto ufficiale della Regione fin dal 2012: precisamente nella Dgr 1696”.

 

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