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La Lega invita il sindaco di Senigallia a risolvere i tanti problemi di viale Anita Garibaldi

La Lega invita il sindaco di Senigallia a risolvere i tanti problemi di viale Anita Garibaldi

SENIGALLIA – Dal Coordinamento della Lega di Senigallia riceviamo questa lettera aperta al sindaco Maurizio Mangialardi:

“Prima di scriverle queste considerazioni in merito alle situazioni disastrose di criticità delle piante e delle strade in cui versano in diverse zone e quartieri  della nostra bella Senigallia, abbiamo volutamente aspettato il tempo necessario affinché Lei non potesse, come fa spesso, chiudersi a riccio proclamandosi vittima inconsapevole di ciò che succede nella città che amministra da quasi vent’ anni, di cui dieci come assessore e nove come Sindaco.

“Le ricordiamo che proprio Lei nella giunta Angeloni era Assessore ai LL.PP. e quindi il problema che le sottoponiamo le dovrebbe essere familiare anche se, purtroppo, nei fatti sembra non essere così.

“Alcuni giorni fa, a seguito di un evento atmosferico importante, pioggia battente  (prevedibile?), in via  Garibaldi, un pino si è abbattuto su due macchine  che erano parcheggiate di fronte, adagiandosi sulla recinzione di un edificio. Per fortuna nessuno è rimasto ferito.

“Come Lega, la invitiamo quando avrà un briciolo di tempo vista la sua intensa attività politica a percorrere tutta la via Anita Garibaldi e vie limitrofe,  ovviamente non in bicicletta da Lei tanto amata, ma in macchina per assaporare il gusto-brivido di fare le montagne russe.

“Vere montagne russe che si sono formate a causa dell’asfalto sollevato dalle radici superficiali dei pini, che per lunghi tratti costeggiano i lati della strada,  creando seri problemi di incolumità e di sicurezza.

“Onde evitare danni futuri a cose ma soprattutto a persone, prima che succeda l’irreparabile, caro Sindaco, le consigliamo anche se il suo mandato volge al termine, di provvedere al più presto e di porre rimedio trovando soluzioni anche se necessarie “estreme”, allo scopo di mettere in sicurezza la zona, magari iniziando proprio dalla stessa via Anita Garibaldi.

“Oppure vorrà aspettare come ha fatto per l’alluvione del 2014, dove per non avere mai messo in sicurezza il fiume Misa durante il suo lungo mandato di amministratore, ci siamo  ritrovati mezza città invasa da acqua e fango, con danni e lutti.

“Vede, Lei è l’esatta rappresentazione tipica dell’amministratore italiano, fatte le dovute eccezioni che confermano la regola, che passata la paura, rimanda sine die di preoccuparsi del problema fino a che lo stesso si ripresenta.

“Quello che è stupefacente è che nel ripresentarsi costantemente del problema (dei problemi) Lei, come moltissimi suoi colleghi, balbettando e farfugliando, cercate di trovare una scusa plausibile all’evento in modo tale da scrollarsi di dosso, a parole, qualsiasi tipo di responsabilità.

“Non parliamo poi della censura che Lei opera verso tutti coloro che le fanno osservare la sua incompetenza, e quindi ad assumersi le responsabilità che la carica che ricopre le attribuisce,  sviando abilmente  con il classico argomento del “non ci sono i soldi a causa dello Stato che ci blocca gli investimenti”, o  altre amenità del genere.

“Lei sig. Sindaco in tutti questi anni, ce lo permetta, si è molto agitato ma, nel concreto, nulla ha fatto se non riproporre il solito e obsoleto, canovaccio fatto di discorsi monocordi, privi di contenuti ma sicuramente graditi a chi lo sostiene politicamente.

“Un esempio calzante è che quando a Senigallia cadono  quattro gocce d’acqua (a volte vengono ingigantite a sproposito dal tam tam mediatico) succede il finimondo; e ciò accade ormai da tantissimi anni e quindi Lei il problema o non lo conosce, o non lo tocca da vicino o non sa quale decisione adottare.

“Questo accade in diversi settori della vita cittadina come la viabilità, i parcheggi, la sicurezza, la mancanza di attività culturali salvo la solita pappa del Museo della fotografia, il Museo della Mezzadria, e altre attività che, ce lo permetta, sanno di retrò ma molto retro in linea con il suo pensiero politico ed amministrativo.

“Non mi dica che Lei ha a cuore Senigallia visto che la stessa sta morendo da un punto di vista di attività commerciali e di imprese manifatturiere però, chissà perché, ancora si continuano a realizzare appartamenti soprattutto nel Centro Storico di Senigallia e aree limitrofe e quello che è più strano è che i prezzi medi delle abitazioni nuove, a Senigallia, tendono ad essere tra i più alti della provincia senza alcuna obiettiva motivazione.

“Ci chiediamo, tutta questa ricchezza che noi non vediamo e credo anche moltissimi cittadini, da dove deriva?

“Lei sig. Sindaco è imperdonabilmente disattento alla vita dei senigalliesi se non a quelli del suo entourage, ovviamente formato da tutti coloro che le stanno attorno solo per un personale tornaconto.

“Per farle capire cosa intendiamo per trascuratezza citiamo l’esempio principe dell’incompiuta, opera mega galattica che si sarebbe dovuta realizzare nell’area Sacelit-Italcementi!!!

“Non pensi di dirci che Lei o chi prima di Lei non è responsabile di quello scempio in quanto area di privato, ma rifletta e faccia autocritica rispetto alle richieste che a suo tempo sono state imposte (urbanizzazioni primarie e secondarie assolutamente insostenibili) alla ditta proprietaria per avere l’autorizzazione ed apparire così un fenomeno di sindaco che avrebbe realizzato opere importanti per la sua città, magari con lo scopo di farsi fare, in vita, un bel busto ad imperitura memoria posto magari al centro di Piazza Garibaldi”.

 

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