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Perseguita l’ex compagna e non rispetta i divieti del Gip, cinquantunenne di Colli al Metauro finisce agli arresti domiciliari

Perseguita l’ex compagna e non rispetta i divieti del Gip, cinquantunenne di Colli al Metauro finisce agli arresti domiciliari

COLLI AL METAURO – I militari della Stazione Carabinieri di Colli al Metauro hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare che il Gip del Tribunale di Urbino ha emesso a carico di un 51enne del posto. L’uomo, dopo essere stato rintracciato, per effetto del provvedimento è stato tratto in arresto e messo agli arresti domiciliari presso la sua residenza dalla quale non si potrà allontanare senza autorizzazione.

L’arrestato, già separato, dal 2013 aveva allacciato una nuova relazione con una coetanea residente a Montefelcino, ove si era trasferito. I rapporti anche con questa donna iniziano a deteriorarsi dopo che nel 2015 nasce il loro figlio. La relazione viene così interrotta e ripresa più volte da parte della donna che, ogni volta, si faceva convincere dai propositi di cambiamento dell’uomo e dalla promessa che mai più avrebbe ripetuto i suoi comportamenti violenti legati a frequenti e incontrollati sbalzi d’umore.

Purtroppo però gli atteggiamenti aggressivi dell’uomo diventavano sempre più frequenti fino ai primi giorni di giugno quando, dopo essere stato allontanato per l’ennesima volta, si presenta a casa della donna urlandole contro e offendendola. La stessa, barricata in casa, assisteva terrorizzata alla furia violenta con cui l’uomo sfondava a calci la porta e alla successiva aggressione che non sfociava in atti fisici grazie anche alla presenza di alcune amiche e conoscenti della donna, nonché al successivo intervento dei carabinieri di Isola del Piano.

A questo punto la vittima si determina a sporgere querela per tutti i fatti, raccontando la sua storia fatta di angherie, vessazioni e violenze.

A fronte di una prima informativa di reato il Gip del Tribunale di Urbino il 24 giugno emette nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla parte offesa e divieto di comunicare con la stessa. Tutto inutile in quanto l’uomo ha continuato sistematicamente a trasgredire alle prescrizioni impostegli nella misura cautelare, importunando la vittima con diverse chiamate e messaggi, motivo per il quale il Giudice ha poi emesso la misura più grave degli arresti domiciliari.

 

 

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