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Rifondazione Comunista sulla sanità: “Nuovi tagli ai servizi e al territorio, dove sono i sindaci e le istituzioni  locali?”

Rifondazione Comunista sulla sanità: “Nuovi tagli ai servizi e al territorio, dove sono i sindaci e le istituzioni  locali?”

ANCONA – Dalla Federazione di Ancona del Partito della Rifondazione Comunista riceviamo: “Non passa giorno che non ci sia una brutta notizia  per la sanità marchigiana, oltre ai drammi dei pronto soccorso, ai tempi di attesa per le prestazioni specialistiche e diagnostiche, ai continui tagli dei servizi territoriali, ora si aggiungono, come anche le organizzazioni sindacali hanno denunciato, i problemi di organico che in tempo di ferie estive si traducono nel peggioramento generale del servizio e in alcuni casi nella chiusura (temporanea si dice) di qualche reparto e nella riduzione dell’offerta dei posti letto.

“Di fronte a questo caos, accadono fatti come le dimissioni del direttore dell’ area vasta 2 di Ancona, che aldilà delle motivazioni addotte, sono il segnale evidente della difficoltà di governo della nostra sanità.  Di fronte a questo caos, l’ineffabile Ceriscioli rilascia interviste alla camomilla ed adotta il metodo dividi ed imperat, così in provincia di Ancona sceglie la via degli “incontri oligarchici” con alcuni sindaci, per l’area Vasta 2 quelli di Jesi e Senigallia, esautorando organismi, quali la conferenza dei Sindaci, previsti dalle leggi regionali e , se funzionanti, strumenti di partecipazione.

“Di fronte a questi atteggiamenti però è altrettanto grave l’atteggiamento degli altri sindaci, che non rivendicano il loro diritto e assistono come belle statuine a questo mercato che ha come vittime i cittadini del territorio e le loro esigenze. Forse pensano, costoro, che la fascia tricolore serva per qualche fotografia e qualche sfilata. Certo, in questo senso anche i consigli comunali non fanno bella figura, silenti distratti, confusi, spesso ignoranti. Ci aspettiamo un sussulto di dignità e quindi un’ impegno ad attivare non solo la conferenza dei sindaci per affrontare questi temi ma pure, azioni nei consigli che propongano e pretendano soluzioni e siano capaci di dare ai cittadini informazioni e accoglierne le istanze. Ogni ritardo, ogni superficiale disattenzione – conclude Rifondazione Comunista – sarebbe colpa grave”.

 

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