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Anime nell’ombra, intrigante collettiva al “DoppioZero” di Vallone di 4 giovani promesse della fotografia

Anime nell’ombra, intrigante collettiva al “DoppioZero” di Vallone di 4 giovani promesse della fotografia

di VINCENZO PREDILETTO

SENIGALLIA – Vogliamo segnalare ai cultori, agli amatori e professionisti dell’arte fotografica un’interessantissima collettiva dal titolo significativo “Anime nell’ombra” ideata e realizzata da 4 amici  – 3 donne ed un uomo – allestita in maniera accattivante negli accoglienti spazi della pasticceria-bar “DoppioZero” in località Vallone sulla strada Arceviese a 5 km. da Senigallia.

Inaugurata con entusiasmo e successo di pubblico domenica scorsa, la mostra consta complessivamente di 16  stampe fotografiche – una serie di 4 scatti per ogni autore – Francesco Mancini, unica serie riprodotta a colori, Chiara Marinelli, Lucilla Bonetti ed Anna Mancini, stampate invece in bianco e nero.

I 4 amici, conosciutisi alcuni anni fa al Musinf durante la frequenza del corso di fotografia d’arte, hanno ,è bene sottolinearlo, 4 personalità ben distinte ma legate da affinità ed intenti comuni nel delineare ed affrontare un percorso d’indagine interiore attraverso l’uso sapiente  del mezzo fotografico. Grazie a questa suite di scatti, stimolano il visitatore ad osservare con uno sguardo profondo ed occhi attenti una selezionata sequenza di immagini che rappresentano l’esito finale di una sperimentazione mirata a cogliere le istanze di ricerca e le possibilità espressive del linguaggio fotografico. “Anime nell’ombra” è, pertanto, secondo il nostro parere, il frutto ed il risultato consapevole di un’elaborazione concettuale sostenuta da una sincera e maieutica introspezione della propria anima e del proprio vissuto, che qui effettivamente si tramuta in poesia visiva.

Anzi, alla fine di un’accurata visita dell’evento espositivo con la presenza di due protagonisti che hanno lavorato e condiviso da vicino il loro concept work, possiamo affermare che ciascuna serie è  costruita rielaborata e presentata all’interpretazione soggettiva del visitatore, come se fosse il frammento sospeso di una storia lì per lì immaginata rievocata, stimolante la riflessione e misteriosamente interrogativa.

Francesco Mancini e Chiara Marinelli, partecipando con Anna e Lucilla al 2° workshop annuale del Laboratorio teatrale predisposto dal Teatro Studio Jankowski di Roma sabato 18 maggio concluso con un coinvolgente spettacolo serale per la Notte dei Musei presso il Teatro La Fenice di Senigallia, durante le prove pomeridiane hanno trovato negli angoli deposito dietro il palco alcuni oggetti e materiali là accantonati, che gli hanno genialmente suggerito l’idea giusta per adoperare poi la propria macchina fotografica. Sicchè l’uno ha utilizzato maschere di varie fogge  dando pieno risalto ai colori sullo sfondo scuro del palcoscenico attraversato da sottili fasci di luce riflessa dal pavimento liscio di legno nonché fissando le sagome in ombra di figure umane colte dietro tendaggi in altri spazi al buio, mentre l’altra (Chiara) ha abilmente utilizzato un manichino di polistirolo semiabbandonato dopo qualche evento teatrale o musicale, dandogli piena vitalità materica in pose diverse che catturano subito la curiosità e l’immaginazione di chi l’osserva.

Lucilla Bonetti, invece, durante una delle sue solite passeggiate di fine inverno inizio primavera sul delizioso lungomare di Marotta, che ha ispirato al cantautore milanese Enrico Ruggeri la celebre ed ancora apprezzatissima canzone “Il mare d’inverno”, ha brillantemente utilizzato una vecchia valigia vuota di famiglia piazzandola su un baldacchino metallico abbandonato dagli ambulanti, poi si è servita di un ombrellone giocando e sfruttando la sagoma posteriore e le ombre proiettate da una figura femminile per produrre efficacemente alcune sue particolari proiezioni dell’anima.

Anna Mancini, infine, presenta una selezione di scatti, davvero originale ed intrigante, messa a punto con perizia compositiva  e bravura scenografica nei locali dell’ex Ospedale di Ostra con la fattiva collaborazione di alcune attrici, ispirata a diverse problematiche della complessa vicenda umana artistica esistenziale dell’indimenticata poetessa milanese Alda Merini.

Un plauso convinto e meritato va , quindi, rivolto a questi talentuosi amici, senza dubbio autentiche promesse se non realtà operative del variegato panorama dell’Arte fotografica, che grazie al loro mini progetto di ricerca sperimentale e d’indagine psicologica mirano a valorizzare ed approfondire in un proficuo confronto le proprie conoscenze teoriche e pratiche nell’affascinante settore dell’Arte fotografica contemporanea.

Si ricorda ancora che la mostra sarà visitabile tutti i giorni al mattino fino alle ore 13.30 dell’1 Luglio presso “DoppioZero – Expo-   La dolcezza sposa l’Arte” a Vallone sulla strada Arceviese.

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