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Da venerdì la nuova edizione della mostra “Metaurilia Orto di Mare” allestita a Fano nella sala ipogea di Palazzo Bracci Pagani

Da venerdì la nuova edizione della mostra “Metaurilia Orto di Mare” allestita a Fano nella sala ipogea di Palazzo Bracci Pagani

La mostra presenta uno spaccato della storia della Borgata Rurale costruita nel ventennio alle porte di Fano. 115 case coloniche ormai quasi del tutto modificate dove abitavano più di cinquecento ortolani che per sbarcare il lunario, nei primi anni di magra, facevano anche i pescatori. Da qui il nome della mostra e del progetto: Metaurilia orto di mare.  Unico esempio di bonifica del Ventennio nelle Marche, la borgata divenne famosa per la coltivazione di una particolare varietà di cavolfiori, quella del “cavolo tardivo” detto di Fano che portò la città alla ribalta internazionale per vent’anni. Tre settimane di esposizione a Palazzo Bracci e nella mostra parallela alla Memo e di eventi tra cui una rappresentazione teatrale sabato 16 sul palcoscenico della Sala Verdi, un seminario sul cavolo e una cena del cavolo

FANO – Dopo il successo dell’estate scorsa quando fu ospitata presso la scuola d’infanzia di Metaurilia, prende il via venerdì 15 marzo 2019 la nuova edizione, arricchita e ampliata, della mostra “Metaurilia Orto di Mare”, allestita nel cuore di Fano, presso la sala ipogea di Palazzo Bracci Pagani.

La presentazione della mostra avverrà venerdì alle ore 17,30 presso la Sala di Rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano dove il team di professionisti che l’ha organizzata insieme al circolo culturale Albatros spiegherà i contenuti e le motivazioni del progetto e presenterà per la prima volta il trailer del docufilm “Ritorno a casa” che il regista Leandro Castellani sta dedicando alla borgata.

A seguire la visita guidata alla Mostra a Palazzo Bracci Pagani con degustazione.

Al centro della mostra ci sarà una novità assoluta: un quadro di maioliche colorate lungo 2 metri e alto circa 1, 50, realizzato nel 1942 come omaggio al Duce ma mai uscito da Fano. Conservato finora nei depositi del Museo Archeologico e Pinacoteca del palazzo Malatestiano e reso visibile per la prima volta grazie alla collaborazione dell’Assessorato alla Cultura di Fano, il quadro è un ricco e colorato affresco di Metaurilia e ci mostra tante piccole scene che ci fanno immaginare com’era la vita della Borgata.

Altra novità della mostra è la sezione dedicata al gruppo partigiano di Metaurilia, una squadra SAP di giovani e giovanissimi, che in un ambiente formalmente grato al fascismo per aver dato casa e terra, si ribella clandestinamente al nazifascismo e collabora fattivamente per la Liberazione di Fano.

Avrà ancora un posto d’onore nella mostra il diorama in scala 1:87 che rappresenta la tipica casa di Metaurilia ed il suo orto, e che meglio di tante parole descrive l’ambiente e la vita degli ortolani di allora.

Diversi pannelli narreranno come Metaurilia è nata, quali “decisori” l’hanno ideata e realizzata, le contraddizioni tra propaganda fascista e realtà, l’idea di controllo sociale da un lato, e di sviluppo di un business dall’altro, che l’hanno resa possibile ed unica nel suo genere nelle Marche ed in Italia.

Se a Palazzo Bracci Pagani si troveranno narrate le vicende storiche ed urbanistiche di Metaurilia, alla Memo, a partire da martedì 26 marzo 2019 fino al 7 aprile, si potrà conoscere la gente che, proveniente da altre zone di Fano, si insedia in questa frazione spuntata dal nulla, e cambia – almeno nei primi anni- la propria vita passando dalla miseria alla povertà.

La mostra alla Memo narrerà le vicende di alcune famiglie di Metaurilia dal bando di assegnazione delle casette nel 1934 ai primi insediamenti, alla nascita di una Comunità che mantiene tuttora e nonostante tutto, un forte spirito di appartenenza.

Attraverso foto e testimonianze inedite, ne percorrerà i primi anni di fatica, la guerra, i bombardamenti, lo sfollamento, la lotta partigiana, la ripartenza del dopoguerra fino ad arrivare agli anni Settanta, quando con la scomparsa degli ortolani originari, muore anche un’epoca, una professione, un paesaggio urbano. Attraverso i pannelli esposti ne conosceremo gli amori, i matrimoni incrociati, i drammi, gli aneddoti e gli stili di vita.

Queste storie di vita “straordinarie nell’ordinario” degli ortolani di Metaurilia, prenderanno nuova vita sul palcoscenico della Sala Verdi al Teatro della Fortuna sabato 16 marzo alle 21,15 con il cantastorie Matteo Caccia, autore e conduttore radiofonico, che raccoglie e racconta storia da oltre 10 anni ed è il grande affabulatore delle sere di RadioDue (Pascal). Nello spettacolo, accompagnato dalla fisarmonica del Maestro Daniele Rossi, Caccia darà voce alle storie dei Metaurili e ci restituirà l’atmosfera e le emozioni, degli anni Trenta.

Al Cavolfiore Tardivo che proprio in queste settimane matura nei campi e appare freschissimo nei piatti, simbolo di questa Borgata Rurale, sarà dedicata una nuova sezione della mostra e un “Seminario del Cavolo” giovedì 28 marzo 2019, che prenderà il via alle 17,30 alla Memo, per proseguire pochi metri più in là sulle tavole dell’Osteria Il Chiostro, con una cena totalmente dedicata al re degli orti fanesi, al principe del business dagli anni Trenta agli anni Sessanta.

INFORMAZIONI PER IL PUBBLICO

Organizzazione: Circolo Albatros e Gruppo di Studio Ecomuseo Metaurilia (www.ecomuseometaurilia.it)

GIORNI E ORARI DI APERTURA 15 MARZO- 7 APRILE

Palazzo Bracci Pagani: venerdì ore 16-19, sabato e domenica ore 10-12, 16-19

Visite guidate alle ore 17

Memo Mediateca Montanari (a partire dal 26 marzo, mostra parallela): da giovedì a sabato ore 10-19, domenica, martedì e mercoledì ore 15-19

INGRESSO GRATUITO

Team Metaurilia Orto di Mare

Pia Miccoli, urbanista

Maura Garofoli, giornalista

Marco Orsini, geometra

Sauro Biagioni, presidente circolo Albatros

I volontari del Circolo Albatros

Talenti a km zero

Laura Timpano, grafica

Lucio Cecchetti, modellista internazionale

Alberto Talevi, modellista

Leandro Castellani, regista

Paolo Barbaresi, fotografo

John Betti, illustratore

Obelisco Nero, gruppo musicale

 

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