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Con la Galleria della Guinza riavviato il percorso per la Fano-Grosseto

Con la Galleria della Guinza riavviato il percorso per la Fano-Grosseto

Nuove prospettive dopo la condivisione tecnica su un’apertura a senso unico alternato. Ceriscioli: “Torniamo ad avere progetti e investimenti per un’infrastruttura strategica”

MERCATELLO SUL METAURO – “Il paradosso è che stiamo collegando le Marche con la Cina e non riusciamo a farlo con l’Umbria. Ma ora si intravede la luce in fondo al tunnel”. È quanto ha affermato il presidente Luca Ceriscioli, reduce dagli incontri romani sulla Via della Seta, cogliendo al balzo la bella giornata primaverile che consentiva di intravedere il bagliore sul lato umbro della Galleria della Guinza, lunga sei chilometri. A Mercatello sul Metauro, nel cantiere dell’incompiuta, Regione, Enti locali e associazioni produttive hanno fatto il punto sulla Fano Grosseto. Mercoledì scorso, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e Ministero delle infrastrutture hanno condiviso la soluzione tecnica dell’Anas per un’apertura a senso unico alternato della galleria, per poi lavorare sulla seconda canna e avviare il percorso di realizzazione della circonvallazione di Mercatello. “Così procedendo – ha detto Ceriscioli – riusciamo a sbloccare l’annosa questione di questa importante arteria stradale che collega il Rinascimento italiano”.

Il presidente ha riferito che la delegazione cinese incontrata ha citato solo tre grandi personaggi italiani: Li Madou (Padre Matteo Ricci), Raffaello, Rossini: “Tutti e tre marchigiani, due figli di questa terra che soffre ancora di carenze infrastrutturali. Con la Fano Grosseto abbiamo una grande opportunità per rilanciare questa area interna a cavallo tra Umbria e Marche, collegamento naturale tra l’aeroporto di Ancona, Urbino, Firenze e Roma. Crediamo in questo progetto e vogliamo realizzarlo. La cosa peggiore sarebbe lasciare che i 250 milioni di euro dei contribuenti italiani, già spesi negli anni, fossero destinati a un’altra incompiuta, quando invece, grazie alla condivisione della soluzione tecnica prospettata, tra Anas, Consiglio superiore e Ministero, possiamo realizzare un’infrastruttura strategica per il nostro entroterra, ferma da oltre 30 anni e pensata più di cento anni fa. Non parliamo di ultimarla domani, ma abbiamo riavviato un percorso che da spreco diventerà un utile investimento territoriale, con progetti e investimenti”.

Il consigliere regionale Andrea Biancani ha ribadito che “siamo all’imbocco della Guinza non per manifestare, ma per darci tutti una mano. È un’opera da inserire tra le priorità nazionali per superare l’isolamento del territorio appenninico umbro marchigiano”. L’assessore regionale Loretta Bravi ha assicurato che quello marchigiano è un esecutivo “di manovali, che opera concretamente per superare e risolvere i problemi. L’importante è costruire progetti condivisi, superando le logiche campanilistiche”.

La Fano Grosseto, ha evidenziato il presidente della Provincia di Pesaro e Urbino, Giuseppe Paolini, “è la nostra Tav e la vogliamo realizzare. Senza questa via di comunicazione, l’attività commerciale dei nostri paesi muore. Occorrerebbe premiare i nostri commercianti come eroi, per continuare a lavorare dove non passa la gente”. Il sindaco di Mercatello e dell’Unione montana, Fernanda Sacchi, ha chiesto “strade dignitose per le comunità locali. È ora di passare ai fatti e il Ministero dia un segnale di ascolto. Oltre alla Fano Grosseto, abbiamo il problema del valico di Bocca Trabaria che ci ha isolato completamente”.

 

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