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Positivi risultati a Senigallia dopo un anno di attività per l’ambulatorio solidale Paolo Simone

Positivi risultati a Senigallia dopo un anno di attività per l’ambulatorio solidale Paolo Simone

Il presidente del Consiglio regionale Antonio Mastrovincenzo: “Una realtà significativa dal grande valore sociale. Segnale importante in tempi in cui predominano egoismo ed in intolleranza”. Presenti  all’iniziativa anche il presidente della Commissione regionale sanità, Fabrizio Volpini, il sindaco Maurizio Mangialardi ed il vescovo Francesco Manenti

SENIGALLIA – “Una realtà significativa, dal grande valore sociale, che ha già fornito oltre 500 prestazioni specialistiche. Un segno importante per la nostra comunità, in tempi in cui predominano egoismo ed intolleranza”.

Lo ha evidenziato il Presidente del Consiglio, Antonio Mastrovincenzo,  nel corso dell’incontro organizzato in occasione del primo anno di attività dell’ “Ambulatorio Solidale Paolo Simone – Maundodè” di Senigallia, dedicato al pediatra scomparso nel 2017. Un progetto innovativo che in questi mesi ha saputo fornire risposte concrete alle esigenze sanitarie di persone in difficoltà, sia di nazionalità italiana che straniera, grazie all’intervento volontario e solidale di un folto gruppo di medici ed infermieri ed al supporto fornito dalla Fondazione Caritas. Da oggi lo studio multidisciplinare potrà ora avvalersi di una nuova e più evoluta strumentazione, il cui acquisto è stato possibile attraverso la donazione effettuata da un imprenditore locale.

“Grazie ai tanti volontari, a medici, infermieri  – ha sottolineato Mastrovincenzo – che operano con grande generosità in questa struttura. E grazie a Enrico Giacomelli, imprenditore illuminato, che ha fatto una donazione cosi importante, per rendere ancora più efficiente questa struttura sociale”.

L’importanza dell’ambulatorio, anche alla luce dei risultati conseguiti, negli interventi del Presidente della Commissione regionale sanità, Fabrizio Volpini, del sindaco Maurizio Mangialardi e del Vescovo Francesco Manenti.  E sopra ogni altra cosa un riferimento diretto al significato del termine “maundodè”, vale a dire “sono quello che sono grazie a loro”, al lavoro di quanti mettono a disposizione professionalità, conoscenze e tempo per il bene comune. (A.Is.)

 

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