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A Corinaldo è polemica per un cantiere che blocca una strada del centro storico

A Corinaldo è polemica per un cantiere che blocca una strada del centro storico

Inviata una lettera alla segreteria comunale per segnalare il problema. Si tratta di un intervento commissionato dal Comune

CORINALDO – Un cantiere allestito per il restauro delle mura sta creando parecchi problemi a chi abita nel centro storico. Tanto che un cittadino, il signor Roberto Bucci, ha inviato una lettera alla segreteria comunale.

Della questione si sta interessando anche il consigliere comunale di “In movimento-Corinaldo c’è” Luciano Galeotti che, per quanto riguarda il recupero conservativo delle mura, aveva già presentato una dettaglia interrogazione.

“La presente – scrive il signor Roberto Bucci – per segnalare un ponteggio edile incustodito in Via dello Scorticatore che ostruisce la sede stradale da prima delle festività natalizie.

“Come si evince dalle foto allegate, il ponteggio non è adeguatamente segnalato – aggiunge il signor Bucci – ed invito le Autorità preposte a provvedere. Si tratta di un cantiere edile commissionato dal Comune e alcuni vicini mi hanno chiesto di interessarmene, in quanto sanno che, a differenza della condotta omertosa che contraddistingue questa collettività, a me capita di metterci la faccia.

“Sulla soglia dei cinquantasei anni, mi permetto di raccontare al Signor Sindaco che quando mio nonno era dipendente comunale in qualità di fontaniere, che da solo, senza mezzi meccanici, teneva efficiente le linee che partivano dai pozzi di captazione di Montesecco-Pergola, Sant’Isidoro e Madonna del Piano, gli anziani mi ricordano ancora che ogni qualvolta doveva togliere l’acqua per interventi di riparazione, prima faceva il giro delle case interessate dal disservizio per dare la possibilità a tutti di prelevare acqua a sufficienza per loro e per i loro animali. Era l’ABC dell’educazione e del rispetto degli altri e se non l’avesse fatto sarebbe stato redarguito. Ma parlo di gente di altri tempi, di un uomo che per sfamare la famiglia è stato costretto a partire volontario per l’Africa Orientale, senza amore per la guerra e senza sapere se avesse portato a casa la pelle, confortato dal sapere che la moglie avrebbe ricevuto una pensione in grado di garantire ai figli di sopravvivere.

“Tornando al cantiere, Signor Sindaco, né Lei né i suoi collaboratori avete pensato all’assurdità di lasciare alcuni residenti senza più l’accesso alla propria abitazione, pensi che c’è chi aveva programmato un trasloco, ma nessuno è tenuto a rendicontare né a Lei né a nessun altro cosa ha in programma di fare in casa propria. Lei non si è preoccupato minimamente di avvisare i residenti di un disservizio che, se illustrato, il buonsenso della gente, che è sempre più elevato di quello delle istituzioni – conclude il signor Roberto Bucci -, avrebbe ovviamente compreso e forse qualcuno avrebbe approfittato in anticipo di muoversi per risolvere i propri problemi. E’ gradito un riscontro”.

 

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