CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Dopo la tragedia di Corinaldo il sindaco Mangialardi ringrazia gli operatori dell’ospedale di Senigallia

Dopo la tragedia di Corinaldo il sindaco Mangialardi ringrazia gli operatori dell’ospedale di Senigallia

SENIGALLIA – “Il mio più sentito ringraziamento va a tutti gli operatori del presidio ospedaliero di Senigallia, sia il personale dell’area dell’emergenza-urgenza, determinante nella stabilizzazione dei giovani pazienti, sia il personale in servizio o intervenuto nella applicazione del Piano per la gestione del massiccio afflusso di feriti proveniente da Corinaldo”. Così il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi, in relazione al grande lavoro svolto dal personale medico nella notte dell’8 dicembre a seguito dei gravi fatti verificatisi alla Lanterna Azzurra di Senigallia.

“Secondo i dati forniti dall’Unità di Crisi – continua il sindaco – l’ospedale di Senigallia si è fatto carico fin dalle prime ore della notte dell’8 dicembre, della gestione di un totale di 80 accessi, di cui 9 codici rossi, 15 codici gialli e 56 codici verdi. I codici di maggior gravità sono stati tutti stabilizzati da parte degli operatori del Dipartimento di Emergenza Urgenza di Senigallia e, solo successivamente, dirottati al Dipartimento di Emergenza di Ancona. Passata la fase di gestione dell’afflusso in emergenza, 10 giovani pazienti sono stati ricoverati all’unità operativa  di Pediatria e altri 8 ricoverati in osservazione al reparto Medicina d’Urgenza”.

“Inoltre – aggiunge Mangialardi – da parte mia è doveroso ringraziare tutti i professionisti e gli operatori intervenuti o presenti, in particolare quelli dei reparti ma anche dei servizi di Diagnostica per Immagini, Laboratorio Analisi, Centro Trasfusionale, Ortopedia, nonché del 118 e della Croce Rossa. Il Piano di emergenza interna per massiccio afflusso di feriti, così come redatto specificamente per l’ospedale cittadino, è stato ottemperato nel dettaglio da tutti i professionisti e operatori coinvolti, e ha permesso lo svolgimento delle attività garantendo la miglior assistenza possibile in una situazione psicologicamente devastante per i pazienti e di grandissimo impatto emotivo per gli stessi operatori. Oltre all’assistenza nella fase di emergenza-urgenza, è importante aver rilevato che non sia mancato il dovuto supporto psicologico ed emotivo a chi, direttamente o indirettamente, è stato coinvolto nella terribile disgrazia che ha colpito la nostra comunità”.

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it