AREA MISAIN PRIMO PIANOPOLITICA

Seduta record del Consiglio comunale di Ostra Vetere: 13 ore

Seduta record del Consiglio comunale di Ostra Vetere: 13 ore

Iniziato alle 18 di mercoledì si è concluso questa mattina alle 7. I consiglieri Bello, Codias e Santini: “Ci troviamo di fronte ad una maggioranza fragile, già a pezzi, senza futuro e senza bussola politica. Il sindaco è stato di fatto destituito perché chi gestisce in realtà il gruppo di governo sono altri. E a quanto pare alcuni nemmeno eletti”

OSTRA VETERE – “Per Ostra Vetere è stata probabilmente la seduta consiliare più lunga della storia democratica del paese. ancora più lunga di quella del 1 ottobre scorso, durata sette ore. Quella, terminata poche ore fa, invece – si legge in una nota del gruppo consiliare Lega-Fratelli d’Italia- Autonomia Ostra Vetere – , ne ha registrate tredici di ore”.

“Cominciata alle 18 di ieri pomeriggio – si legge sempre nella nota – è terminata questa mattina alle 7. Tredici ore ininterrottamente dedicate a sette provvedimenti presentati dal Gruppo consiliare di ‘Lega-Fratelli d’‘Italia-Autonomia’. Una ‘seduta fiume’, nella quale i Consiglieri Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini hanno dato dimostrazione di ‘resistenza’ e di capacità politico-istituzionale, ma soprattutto hanno dimostrato di entrare nel merito delle proposte e del dibattito. Ovviamente, in tredici ore di ‘seduta fiume’ non vi è stato alcun confronto tra maggioranza e opposizione, ma solo monologhi da parte dei presentatori delle proposte di delibera: Massimo Bello, Giuseppina Codias e Andrea Santini.

“Tutto è iniziato con la richiesta di convocazione del Consiglio da parte di Bello, Codias e Santini. Ma la formalità dell’avviso di convocazione, come quella dello stesso ordine del giorno e delle proposte di deliberazione allegate, è stata ‘la questione procedutale’, che ha ‘spezzato’ la previsione di un Consiglio tutt’altro che pacifico.

“Il capogruppo di opposizione, Massimo Bello, ha posto immediatamente, in apertura di seduta, una ‘eccezione’ ben dettagliata e supportata da giurisprudenza, prassi, TAR e pareri del Ministero in ordine alle procedure di legge violate palesemente dalla maggioranza e dal sindaco. “L’art. 39 del TUEL è stato calpestato – ha detto Bello – sia nella forma che nella sostanza. Cose del genere sono inaccettabili e non giustificabili da alcuno. Un quinto dei consiglieri hanno chiesto la convocazione straordinaria del Consiglio con un elenco preciso di provvedimenti da discutere ed approvare, ma la maggioranza ha stravolto completamente qualsiasi aspettativa. Probabilmente, nessuno di loro ha letto Statuto, Regolamento e Testo unico degli enti locali.” In poche parole, l’eccezione procedurale ha tenuto banco per le prime due ore di quella, che poi è diventata la seduta più lunga della storia del paese.

“Ancor più grave – aggiunge il capogruppo di Lega-Fratelli d’Italia-Autonomia – a nostro giudizio, è stata la posizione di incomprensibile chiusura di tutta la maggioranza su ciascun provvedimento presentato dall’opposizione. Proposte di deliberazione ben articolate e dettagliate, sulle quali, senza mai intervenire nel dibattito, la maggioranza tutta non ha proferito parola. E’ stata una seduta lunghissima, in cui l’opposizione ha sostenuto per tredici ore un dibattito con se stessa. La maggioranza si è limitata a votare contro ogni singola proposta, alzando la mano e nulla di più”.

“I provvedimenti presentati da Bello, Codias e Santini sono stati atti importanti, che non avevano alcun ‘colore’. Si è trattato della rivisitazione generale ed organica dello Statuto comunale, su cui l‘opposizione ha posto ben settanta emendamenti di modifica e di aggiornamento. Anche per il nuovo Regolamento del Consiglio, presentato sempre dall’opposizione, stesso atteggiamento di chiusura. Insomma, nessuno della maggioranza ha deciso di intervenire e i sessanta emendamenti su questa proposta di nuovo Regolamento sono stati tutti bocciati, uno dopo l’altro. Stessa sorte ha avuto il Regolamento per istituire le Commissioni permanenti del Consiglio, aperte anche alla presenza dei cittadini.

“In tredici ore di seduta consiliare – ha aggiunto il Consigliere Andrea Santini – abbiamo assistito inesorabilmente alla fine di ogni parvenza di democrazia. Inconcepibile il voto contrario su tre strumenti fondamentali per il funzionamento e l’organizzazione dell’organo consiliare, che continuerà purtroppo a servirsi di atti normativi datati, superati e non più rispondenti alle esigenze sopraggiunte nel tempo. Si pensi che le ultime modifiche apportate a Statuto e Regolamento sono state fatto dal sindaco Massimo Bello e dalla sua Amministrazione.”

“Sulla proposta di deliberazione relativa all’annullamento del provvedimento di adesione del Comune di Ostra Vetere all’Unione della Marca Senone, oltre a non esservi stato alcun intervento da parte di sindaco e maggioranza, la corposa proposta di delibera presentata d Bello, Codias e Santini è stata sommersa da un dibattito durato circa tre ore, in cui “l’illustrazione delle ragioni dell’annullamento in via di autotutela della delibera n. 46, da parte del nostro Capogruppo è riuscita a sviscerare – ha aggiunto la Consigliera Giuseppina Codias – ciascun aspetto di ordine giuridico, politico e di non opportunità di continuare a permanere ed insistere in una situazione imposta da Senigallia, e che fino ad ora non ha sortito alcun effetto benefico sulla nostra comunità.”

“Le trentotto pagine di proposta di deliberazione di annullamento, come del resto anche tutte le altre pagine, che hanno composto ciascun provvedimento presentato dall’opposizione, hanno rappresentato un vero e proprio salto di qualità, di cui la maggioranza, purtroppo, non ha voluto comprenderne lo spirito innovativo dei singoli provvedimenti, tanto meno la necessità, l’urgenza e l’utilità, non più rinviabile, di nuovi atti fondamentali.

“Siamo davvero basiti – ha detto ancora il Capogruppo Bello – dell’atteggiamento di questa maggioranza e di questo sindaco. Abbiamo sperato sino all’ultimo istante di uno scatto d’orgoglio, ma soprattutto che loro entrassero nel merito dei provvedimenti presentati. Invece, nulla di fatto. Tredici ore di silenzio assordante, interrotte, ogni tanto, da qualche sussulto retorico incomprensibile e da una incapacità politica, infantile e grottesca, da parte di qualche esponente della maggioranza. In particolare, dagli assessori Luigina Brocanelli e Giacomo Brunetti, e dal consigliere Martina Rotatori, che sono in realtà la mente e il braccio di questa Amministrazione. Ci dispiace del sindaco Pancotti, un brav’uomo, ma assolutamente inadatto a guidare questa Giunta. Come altrettanto lo sono anche Brocanelli e Brunetti, che insieme a Martina Rotatori, rappresentano la degna continuità della Giunta precedente, quella di Luca Memè!

“Infine, non perché meno importante, l’esame della proposta dell’istituzione della Consulta delle disabilità psico-fisiche, presentata sempre dai Consiglieri Bello, Codias e Santini. Un provvedimento, che tratteggiava, in un primo momento, una Consulta comunale, ma con un maxi-emendamento prodotto sempre dai Consiglieri di opposizione, estensori della proposta originaria, ha trasformato quell’atto di delibera in un atto di indirizzo, con cui Bello, Codias e Santini hanno chiesto che fosse direttamente l’Ufficio Comune dell’Ambito Territoriale Sociale (ATS) ad istituire una Consulta di vasta area, che comprendesse anche gli altri Comuni delle Valli Misa-Nevola e quello di Senigallia, per dare alla Consulta un respiro più ampio.

“Anche su questo provvedimento, inspiegabilmente, la maggioranza non solo ha esitato a prendere una ragionevole decisione, ma ha di fatto voluto rinviare la proposta alla prossima seduta del Consiglio, tenendo presente che non vi è stata e non vi è tuttora alcuna motivazione plausibile e logica perché il provvedimento fosse rinviato.

“Probabilmente – ha rimarcato Massimo Bello – la maggioranza ha idee confuse e di fronte a proposte di merito e di spessore assume un atteggiamento dettato più dalla non conoscenza degli atti e degli argomenti iscritti all’ordine del giorno che da altro. Lo stesso sindaco e altri esponenti della Giunta hanno candidamente ammesso di non aver letto e approfondito alcun provvedimento iscritto nell’agenda dei lavori. Questo, inevitabilmente, li porta a scegliere strade sbagliate e senza sbocco, confuse e fuori dalla logica. Giusto per fare un esempio, l’assessore Luigina Brocanelli ha addirittura accusato la minoranza di non averle permesso di fare alcun intervento! Siamo davvero alle comiche! Per fortuna, esiste una registrazione audio della seduta del Consiglio, ma soprattutto esistono verbali e atti depositati ufficialmente dal nostro Gruppo, che dimostrano l’esatto contrario.”

“Siamo di fronte all’improvvisazione – ha detto ancora il Capogruppo di opposizione Massimo Bello – e ciò porta inevitabilmente a sedute fiume e a momenti di imbarazzo istituzionale, in cui la maggioranza cade puntualmente. Non saprei se sia ingenuità o volontà. Sono convinto che si tratti di una totale assenza di preparazione politica, amministrativa ed istituzionale. Questa maggioranza e questo sindaco stanno dimostrando di non essere in grado e all’altezza di governare il paese. Fino ad ora, non hanno prodotto alcun atto significativo e distintivo della loro Amministrazione. La loro azione è insipida, inconcludente ed inefficace. Ma hanno vinto le elezioni e quindi si assumano la responsabilità politica della disfatta e della distruzione di questo Comune, che giorno dopo giorno sta cedendo pezzi importanti all’Unione della Marca Senone senza alcuna fondata motivazione. Governino, se ne sono capaci. Noi facciamo e faremo opposizione dura, senza alcuno sconto, ma in grado anche di presentare proposte significative, su cui chiamare la maggioranza al confronto. Ieri pomeriggio e stanotte, l’ordine del giorno ha avuto una serie di provvedimenti importanti, ma la maggioranza ha preferito scappare, ammutolendosi, nascondendosi e non entrando affatto nel merito di ogni singola proposta da noi avanzata, come quella sulla Statuto dell’Ente, sul Regolamento del Consiglio, sull’annullamento della delibera di adesione all’Unione, sull’istituzione delle Commissioni consiliare, aperte anche ai cittadini, e sulla Consulta delle disabilità psico-fisiche. Un atteggiamento davvero incomprensibile, che ci ha lasciati senza parole. Addirittura, la seduta, ad un certo punto, è potuta proseguire solo perché noi, consiglieri di opposizione, con la nostra presenza in aula, abbiamo garantito, con senso di responsabilità, il numero legale fino alla fine. Ciò fa capire che ci troviamo di fronte ad una maggioranza fragile, già a pezzi e senza bussola politica. Il sindaco è stato di fatto destituito perché chi gestisce il gruppo di governo sono altri”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it