CRONACAIN PRIMO PIANOSENIGALLIA

Sabato pomeriggio nuovo presidio degli animalisti davanti all’allevamento di suini lungo il fiume Cesano, a Senigallia

Sabato pomeriggio nuovo presidio degli animalisti davanti all’allevamento di suini lungo il fiume Cesano, a Senigallia

SENIGALLIA – Un nuovo presidio è stato organizzato per sabato pomeriggio (17 novembre) davanti all’allevamento di suini lungo la Strada della Bruciata, a Cesano. Si tratta dell’allevamento finito, nei mesi scorsi, al centro delle cronache dopo il clamore suscitato dalla visione di un video, di oltre due ore, realizzato al suo interno, con immagini davvero raccapriccianti. Questo nuovo presidio dovrà servire per mantenere viva l’attenzione su un problema molto grave.

Già a settembre in tanti si erano ritrovati in piazza Roma, sotto il Palazzo municipale, per partecipare alla manifestazione di protesta, organizzata da Essere Animali, per chiedere la revoca delle autorizzazioni all’allevamento.
Anche quella manifestazione era stata indetta per mandare un messaggio chiaro alle Istituzioni nazionali e locali. In quella occasione anche il Ministero della Salute, per voce del ministro Giulia Grillo aveva confermato che le immagini trasmesse documentavano una condizione penalmente rilevante.

In attesa delle decisioni della Procura della Repubblica di Ancona, alcuni rappresentanti delle organizzazioni animaliste, hanno anche incontrato il sindaco di Senigallia Maurizio Mangialardi per chiedere ulteriori controlli sull’allevamento, non solo riguardo le condizioni degli animali, ma anche per quanto concerne gli aspetti edilizi e gli scarichi di reflui, visto che l’azienda sorge vicino al fiume Cesano.
Va inoltre ricordato che la petizione lanciata da Essere Animali per chiedere la chiusura dell’allevamento ha superato le 160.000 firme in pochi giorni.

I promotori del presidio sono attivisti che si “riconoscono” sotto il nome di Rivoluzione Etica. Il loro sogno è quello di stabilire un connubio tra le menti eccelse della cultura italiana e le personalità eticamente dotate di una sensibilità superiore.

“In merito alla causa animalista – affermano -, cerchiamo di  mostrare la realtà dei fatti con video girati nei macelli e negli allevamenti, parlando direttamente con le persone sull’impatto che gli allevamenti intensivi hanno su tutto l’ecosistema, sui danni che un’alimentazione ricca di proteine di origine animale provoca all’organismo umano”.

“Non importa – aggiungono – se pochi aderiranno alla manifestazione di sabato pomeriggio: ciò che ci preme maggiormente è mantenere viva l’attenzione sul problema.

“La popolazione di Senigallia – affermano i promotori dell’iniziativa – non è pienamente consapevole di quanto accade sotto i loro occhi:  non ha risposto in modo efficace alle due precedenti manifestazioni e questo lo interpretiamo come una tolleranza verso un sistema che toglie il coraggio e la volontà di opporsi alla barbarie di cui sono vittime esseri innocenti. Oppure, cosa che ci rattrista maggiormente, il cinismo impera ovunque ed è il nuovo sentimento che dilaga irrimediabilmente.

“L’iter burocratico italiano è troppo lento e noi vorremmo risvegliare le coscienze e creare la giusta consapevolezza. Senigallia, assieme con le sue zone limitrofe, deve diventare l’ombelico del mondo nella lotta animalista. Il lavoro è lungo ed estenuante, ma non demordiamo.

“Se riuscissimo ad ottenere il risultato sperato, questa cittadina  potrebbe splendere di una nuova luce, giacché il contenuto del video sotto accusa ha fatto il giro del mondo, coprendo i cittadini di questo piccolo gioiello delle Marche di una coltre di vergogna per non aver aderito – concludono i promotori – a nessuna delle due manifestazioni organizzate e svolte con notevole dispendio di energie”.

 

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