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“Volpini ha guidato la sanità regionale senza raggiungere alcun risultato apprezzabile per Senigallia e il suo comprensorio”

“Volpini ha guidato la sanità regionale senza raggiungere alcun risultato apprezzabile per Senigallia e il suo comprensorio”

SENIGALLIA – “Non si può che essere d’accordo con il consigliere Volpini! Il suo, dopotutto, è stato un ruolo del tutto anomalo, che in alcuna Regione italiana ha visto mai luce e residenza. Ma ciò non toglie la sua responsabilità politica di aver guidato, comunque, la sanità regionale e di non essere stato in grado di raggiungere alcun risultato apprezzabile, soprattutto per quel che attiene il territorio di Senigallia e di quello del suo comprensorio, completamente abbandonati da chi avrebbe dovuto, invece, averne particolare riguardo”. Commentano così Massimo Bello, capogruppo della Lega al Consiglio dell’Unione dei Comuni e al Consiglio comunale di Ostra Vetere, e Davide Da Ros, capogruppo al Consiglio di Senigallia e Coordinatore cittadino di Senigallia, la notizia dell’abbandono di alcune deleghe da parte del consigliere regionale, Fabrizio Volpini, a suo tempo incaricato dal presidente Ceriscioli a seguire sanità e welfare, ma senza essere a pieno titolo un componente della Giunta regionale.

“Unico caso in Italia. Come le Marche – aggiungono i consiglieri Bello e Da Ros – sono anche l’unico caso in Italia a non avere un assessore, che si occupi per davvero di deleghe così importanti e delicate come sanità e welfare, e che sieda, alla pari degli altri assessori, a pieno titolo in seno alla Giunta regionale. Ceriscioli e il Pd, nel 2015, fecero una scelta anomala e del tutto inopportuna, e dopo tre anni, nella sanità come nel welfare, vi è il totale disastro: nessuna programmazione seria, nessun intervento altrettanto serio, nessuna soluzione a problemi annosi e grav, che colpiscono la nostra Regione da almeno vent’anni”.

“Il consigliere Volpini, che ha deciso così di rispedire al mittente – aggiungono i due consiglieri ancora nella loro nota alla stampa – le deleghe vuote e inconcludenti, apparse all’inizio come ‘scaricabarili’ e semplici palliativi da parte del presidente Ceriscioli in capo allo stesso Volpini, ha deciso in questi giorni di farle ritornare sulla testa dello stesso Ceriscioli, come altrettanti ‘scaricabarili’, ma questa volta con un significato politico del tutto diverso. E adesso? Adesso, il Pd è davvero alle corde. Alle corde è la stessa Giunta regionale. Come alle corde è anche Ceriscioli. In tutta la Regione, da una parte, vi sono focolai di insoddisfazioni, comitati, petizioni e dure prese di posizione da parte di cittadini stanchi di vedersi togliere servizi e strutture sanitarie, ma soprattutto stanchi di vedersi depauperare il diritto alla salute. Dall’altra, confusione e incertezza da parte di Ceriscioli e la sua Giunta, immobili e senza obiettivi a favore della comunità regionale.”

“Comunque sia, non ci sono scusanti. Per nessuno di coloro che formano la Giunta – concludono Massimo Bello e Davide Da Ros – e la maggioranza Pd del governo regionale, tanto meno per Ceriscioli e lo stesso Volpini, che insieme hanno condiviso fin qui il viaggio di un governo regionale insipido e per niente lungimirante. Ma è palese una sorta di sfiducia da parte di Volpini nei confronti del presidente Ceriscioli. Probabilmente il 2020 è alle porte e questa data non riguarda solo la competizione regionale. Il 2020 è un appuntamento elettorale anche e soprattutto perché si rinnovano gli organi di governo di Senigallia. E questo poco non è!”

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