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Possibile e il Pci sulle varianti al Prg di Fano: “L’Amministrazione comunale faccia un passo indietro”

Possibile e il Pci sulle varianti al Prg di Fano: “L’Amministrazione comunale faccia un passo indietro”

FANO – Da Possibile  – Comitato 25 aprile e dal Partito Comunista Italiano – Sezione di Fano riceviamo: “Apprendiamo dalla stampa locale, a seguito di una dichiarazione dell’assessore Paolini, che potrebbero arrivare in Consiglio comunale delle varianti al PRG (Piano regolatore Generale) riguardanti la previsione di modifiche o di inserimento di nuovi centri commerciali richiesti da due gruppi precisamente Conad e Tiger, il tutto a poche settimane dalla dichiarazione sempre dell’attuale Amministrazione di accantonare lo studio di un nuovo PRG e rimandarlo alla prossima legislatura.

“La prima considerazione che ci sentiamo di esprimere è quella che a pochi mesi dalle elezioni amministrative sia sempre poco opportuno affrontare varianti al PRG senza correre il rischio di essere accusati di parzialità. Nel merito sembra si stia parlando di due comparti residenziali previsti nell’attuale PRG (comparto ST2_P05 “Mascarucci Legnami” e ST2_P04 “Vitali”) nei quali non era previsto nessun tipo di commerciale se non eventualmente quello di vicinato.

“Seconda considerazione: concedere più commerciale, per di più di medie dimensioni, quando decine di negozi chiudono, e più residenziale quando in tutta la città ci sono circa 5.000 (cinquemila) alloggi sfitti e/o invenduti, ci sembra un grave errore di valutazione dell’attuale situazione economica e sociale ed un inutile consumo di suolo. Senza dimenticare che fu lo stesso centrosinistra ad aver votato contro l’attuale PRG voluto da Aguzzi e dal centrodestra per essere sovradimensionato sia per il commercio che per il residenziale.

“Inoltre le varianti parziali sono sempre “pericolose” perché creano cittadini di serie A, quelli che a richiesta beneficeranno della variante, e quelli di serie B, tutti gli altri ai quali non viene data la stessa possibilità, logica lontana anni luce da un dibattito aperto che coinvolge tutta la città.

“La nostra collocazione di forze politiche Democratiche e di Sinistra ci spinge a suggerire all’Amministrazione Comunale di fare un doveroso passo indietro”.

 

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