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Il Comitato: “I cittadini chiedono il ripristino dei servizi cancellati o declassati all’ospedale di Senigallia”

Il Comitato: “I cittadini chiedono il ripristino dei servizi cancellati o declassati all’ospedale di Senigallia”

SENIGALLIA – Le giornate di sabato  e domenica sono state impegnative per i volontari del COMITATO a difesa dell’Ospedale di Senigallia   ma di grande soddisfazione per l’interesse, la vicinanza e la solidarietà espressa in mille modi dai senigalliesi e dai cittadini delle città limitrofe come Ostra, Ostra Vetere, Corinaldo ecc che nelle giornate di fine settimana vengono nella nostra accogliente città e, al bisogno, usufruiscono dei nostri servizi sanitari.

Lo stesso dicasi dei turisti, pochi ma attenti ai quesiti sanitari proposti, i quali hanno chiesto unanimemente il mantenimento di  una sanità all’altezza della fama vacanziera che ormai Senigallia ha sviluppato e che porta migliaia di persone in tutte le stagioni dell’anno.

“Per tutte queste ragioni – si legge in un comunicato – noi proseguiremo in quella che è la nostra ragione di essere Associazione: la difesa dell’OSPEDALE DI SENIGALLIA. Veniamo al dunque sulle risultanze delle 2 intense giornate.

“I cittadini oltre che a chiedere il ripristino dei SERVIZI CANCELLATI O DECLASSATI da questa malaugurata gestione regionale che ha tolto i posti letto della Gastro, la reperibilità medica notturna settimanale per l’Oculistica e l’Otorino (per quest’ultimo si chiede anche la gestione autonoma UOSD) e non ha installato una Tac  dedicata al Pronto Soccorso e ridotto il numero degli esami al Laboratorio analisi, etcc…, hanno fatto anche proposte migliorative al fine di ridurre le famigerate liste d’attesa per le prenotazioni degli esami e per snellire le file stressanti del Pronto Soccorso.

“Per ridurre le liste d’attesa la cosa è molto semplice: si legano i contratti e i rinnovi dirigenziali ai risultati: se NON si riducono i tempi di attesa NON vengono rinnovati i contratti  dei Direttori Generali e dei Dirigenti. Inoltre i macchinari importanti e costosi, Tac e Risonanza, debbono lavorare h.24 con personale assunto a Tempo Indeterminato e non per incarico semestrale, come avviene oggi. Abbiamo condiviso anche una questione più generale ma fondamentale nella organizzazione in atto: lo snellimento delle procedure di prenotazione telefonica tramite CUP.

“Ci hanno detto testualmente: “Ma vi pare normale che vi siano sempre maggiori difficoltà a prenotare visite, diagnosi, etc….tramite CUP.? È incredibile il tempo che ci vuole per avere la linea e quando ci si riesce (e a volte dopo un numero incredibile tentativi anche in più giorni) può capitare di sentirsi dire “la sua posizione è novantesima…”.

“Tutto questo è stato già risolto da tempo e con successo nella Regione Emilia Romagna, in Toscana e in Veneto. Perché non nelle Marche? Cosa impedisce questo salto di qualità tutto a vantaggio dei cittadini?? I Direttori rinominati a metà Settembre hanno firmato l’impegno di ridurre i tempi di attesa o il Presidente Ceriscioli e la sua Giunta se ne sono dimenticati di metterlo nel contratto?

“Infine la “proposta” per ridurre l’assalto quotidiano di pazienti al Pronto soccorso è stata quella di assegnare i codici verdi e bianchi ai Medici di Famiglia, supportati adeguatamente da personale infermieristico e dal riconoscimento del ruolo medico dirigenziale svolto, mentre i codici gialli e rossi al personale di Pronto Soccorso che in questo modo non lavorerebbe più in emergenza ma avrebbe il tempo necessario per rassicurare, curare e dimettere i pazienti in tempi normali e non biblici come sta succedendo fino ad ora.

“La professionalità, l’impegno e la serietà di questi ultimi è la cosa più importante da tutelare e i Direttori devono farlo mettendoli nelle migliori condizioni operative con risorse umane e tecnologiche all’avanguardia – conclude la nota -, al contrario di quanto avviene sino ad oggi”.

 

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