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“La Banda Grossi, un film che scandaglia un momento importantissimo del nostro passato”

“La Banda Grossi, un film che scandaglia un momento importantissimo del nostro passato”

di MASSIMO CORTESE

Un film come La Banda Grossi, che scandaglia un momento importantissimo del nostro Passato, a cavallo tra l’Italia preunitaria e il nascente Stato italiano, è un’impresa interessante, e il risultato mi sembra eccellente. Terenzio Grossi, il capo della Banda, non è un personaggio comune, a dispetto di quanto sostiene il Prefetto, che lo definisce uno zappaterra con la voglia di elevarsi.

Nel clima di grande miseria che permeava le fasce più povere della popolazione, Terenzio entra ben presto in un carcere dello Stato Pontificio, dal quale evade per darsi alla macchia, quand’ecco che la vicenda pubblica condiziona la sua esistenza. In pochi mesi, la sovranità passa dallo Stato Pontificio al Regno di Sardegna  prima ed al neonato Regno d’Italia poi, con il risultato di trasformare un comune bandito in un vero e proprio brigante, conferendo all’attività delinquenziale una sorta di rilevanza sociale.

Similmente alla differenza intercorrente tra un pirata e un corsaro, il brigante è un bandito con una sua coscienza pubblica che sfida lo Stato italiano e le sue Istituzioni. Questo spiega come mai la banda Grossi, benché abbia operato in un lasso di tempo molto limitato, tra il 1861 ed il 1862, a seguito della distribuzione alla popolazione povera di parte dei proventi dell’attività criminosa e grazie al conseguente consenso sociale che ciò comportava, sia entrata nel mito e nella leggenda, dando vita ad una vera e propria epopea.

Per una strana contingenza storica, anche nel Nuovo Mondo, negli stessi anni, si sviluppava un’epopea molto simile, quella della conquista del West, con le bande di delinquenti che spadroneggiavano nel territorio, e questo avvicina la Banda Grossi al banditismo presente negli Stati Uniti d’America. Tuttavia, tra le due realtà permane una grande differenza, conseguente alla diversa percezione sociale. Il denominatore comune è invece rappresentato dalle aspettative deluse. Trovo corretta l’appartenenza del film al genere western.

 

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