IN PRIMO PIANOPOLITICASENIGALLIA

“All’Ospedale di Senigallia Gastroenterologia non c’è più da luglio”

“All’Ospedale di Senigallia Gastroenterologia non c’è più da luglio”

Il Comitato cittadino torna sulla riorganizzazione sanitaria nel territorio

SENIGALLIA – Dal Comitato cittadino per la salvaguardia dell’ospedale di Senigallia riceviamo: “Dopo lo “stupore” del sindaco Mangialardi, molto preso dal CaterRaduno, e la risposta anestetizzante dell’assessore Girolametti, noi diciamo invece che la riorganizzazione sanitaria dei giorni scorsi tanto strombazzata ha partorito il classico “topolino”.

“Che non sappiano, o fanno finta, dei 12 posti letto tolti alla Gastroenterologia dal 01 Luglio 2018? Il Reparto è stato chiuso perché i medici di questa specialistica non vengono più nel nostro nosocomio in quanto la politica adottata dai dirigenti sanitari nei confronti del nostro Ospedale è quella di assumere per incarico, sei mesi, e non a tempo indeterminato.

Affinché rimangano il Direttore Bevilacqua li deve assumere a tempo indeterminato, cosa che non fa ma ha promesso (le manterrà questa volta?) di fare entro l’anno affinché la Gastro torni ad essere punto di riferimento dell’Area Vasta.

Ecco spiegato il perché delle lunghe liste di attesa per esami fondamentali quali la colonscopia: non ci sono medici specialisti a disposizione, e i tempi si allungano.

“L’assessore Volpini, consentiteci più titolato, a Fano, dopo aver inaugurato un nuovo blocco endoscopico il 31 luglio 2017, ha già assunto  4 gastroenterologi a tempo indeterminato, più un altro in arrivo e fanno 5? Trovate la differenza cari politici? L’Ospedale di Senigallia è forse di Serie B?

“Risonanza mobile: i roboanti comunicati dei sindacati, di Mangialardi, Volpini e Bevilacqua che danno “la disponibilità a breve” di utilizzo della Diagnostica fanno piacere al Comitato che vigilerà affinché non rimanga ancora, dopo 6 anni, una incompiuta.

“Quello che è caratteristico è però che del costo della risonanza, 1 milione 558 mila euro (unmilionecinquecentocinquantottomila euro) non ne parli nessuno dei sopra menzionati. Le risorse pubbliche, di tutti noi, impegnate per una macchina ordinata 3 anni fa meritano una analisi approfondita che andiamo a raccontare ai senigalliesi.

“L’iter per l’acquisto di 5 Risonanze Magnetiche inizia nel 2014. Tutto si svolge regolarmente e, l’11 novembre 2015, venivano nominati il responsabile della procedura e i 5 componenti la commissione giudicatrice, uno di Ancona, uno di Jesi e 3 di Ascoli Piceno. Nessuno di Senigallia! Il documento finale dice “non si rilevano all’interno dell’offerta nel suo complesso elementi tali da far permanere il carattere di anomalia dell’offerta”.

“Assessore Volpini, che nessuno di Senigallia abbia partecipato all’acquisto di un macchinario così importante  non è stata forse la maggiore della anomalie, visto che, lo dice Lei “fin da subito ci siamo accorti delle difficoltà esistenti, a cominciare dal fatto che il macchinario acquistato dall’Asur non aveva spazi adeguati nel posto dove doveva essere collocato. Un errore decisamente grossolano. E’ come se si acquistasse un’auto che non entra nel proprio garage”.

“E soprattutto non servono comunicati eclatanti ora che sta per avvicinarsi la sua installazione come non servono  le scuse pubbliche fatte, sono come le lacrime di coccodrillo.

“Assessore Volpini, votato da 4100 senigalliesi, queste sono le responsabilità che ha nei confronti del nostro Ospedale e comunque quando inaugurerà la Risonanza Magnetica, se è coerente e onesto politicamente, riconosca al Comitato il merito dovuto. Aspettiamo l’invito, noi e Striscia la Notizia”.

 

 

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it