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In arrivo mezzo milione di euro di fondi europei per l’impianto dell’Aset alla foce dell’Arzilla

In arrivo mezzo milione di euro di fondi europei per l’impianto dell’Aset alla foce dell’Arzilla

Eviterà l’inquinamento in mare dopo i temporali. Il presidente Reginelli: «Inizia una collaborazione stabile con l’Ufficio Europa del Comune»

FANO – La vasca di prima pioggia vicino alla foce del torrente Arzilla sarà finanziata in parte da un cospicuo finanziamento europeo, pari a quasi mezzo milione, collegato al progetto Italia-Croazia. «Questo è il primo importante passo di una collaborazione stabile fra Aset spa e Ufficio Ue dell’Amministrazione fanese, che ha seguito con successo la pratica in questione», ha specificato il presidente della società multiservizi, Paolo Reginelli, durante l’incontro odierno in Municipio.

«Aset spa – ha proseguito il presidente Reginelli – opera per la tutela dell’ambiente e di conseguenza per la qualità della vita, settori cui l’Unione europea presta molta attenzione anche in termini economici, prevedendo ingenti risorse. Abbiamo dunque tutte le possibilità per farci valere: Aset spa ci mette la sua capacità di progettare, l’Ufficio Ue del Comune la sua efficacia nel programmare e predisporre tutte le pratiche che danno accesso ai fondi europei».

La vasca conterrà fino a 1.600 metri cubi di acque piovane in eccesso, che saranno poi inviate al depuratore nell’arco delle 48 ore successive. Tutti inquinanti che non arriveranno al mare: ne trarranno beneficio l’ambiente, la salute pubblica e le attività di carattere turistico all’Arzilla e al Lido. L’impianto costerà 2 milioni e i 493.000 euro del contributo Ue a fondo perduto sono un risparmio netto per il contribuente fanese, essendo esclusi dai conteggi tariffari. «L’opera – ha aggiunto il direttore Marco Romei – sarà realizzata e collaudata entro i prossimi tre anni, il progetto definitivo è stato già trasmesso all’autorità d’ambito per essere autorizzato e a settembre è in programma la prima conferenza dei servizi. L’indagine archeologica è già stata effettuata nel sito del futuro impianto e non ha evidenziato la presenza di reperti. Programmata la bonifica bellica».

 

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