IN PRIMO PIANOPOLITICAURBINO

Cresce la preoccupazione per “il luglio triste e deserto di Urbino”

Cresce la preoccupazione per “il luglio triste e deserto di Urbino”

URBINO – “La questione turismo a Urbino – si legge in un intervento del movimento Prospettiva Urbino – Nel Bene Comune – sarebbe un’emergenza se non ci fosse l’abilità promozionale e organizzativa del Direttore della Galleria Nazionale Peter Aufreiter che sta riportando il Palazzo verso la cifra di 200mila visitatori l’anno.

“Purtroppo – si legge ancora nella nota -, al boom di quelle presenze replica in maniera desolante il “boom di assenze” a quella che era stata presentata addirittura come “La grande mostra dell’estate” (sic) ovvero “Rossini 150”: questa allegata è la foto scattata a titolo emblematico alle 18 del secondo giorno di apertura. Per non dire dell’altra pur interessante mostra su Lalla Romano in corso alla Casa della Poesia, costantemente deserta persino con l’ingresso gratuito. Il Festival di Musica Antica poi, che per Sgarbi avrebbe dovuto richiamare pubblico a migliaia, si è svolto per i suoi iscritti e pochi altri nell’indifferenza generale. Che dire poi dell’insensata  e desolata Biblioteca Civica “Ottaviano degli Ubaldini”: anch’essa presentata in toni trionfalistici ma costantemente e naturalmente vuota come era stato facile presagire, vista l’assenza di qualsiasi significante. E avrebbe dovuto persino accogliere i turisti, chissà in cerca di cosa.

“Un mese di luglio ormai anche senza gli studenti americani! Ricordate quanti americani c’erano a Urbino in estate? Sappiate – prosegue la nota – che ne sono andati in altre città dopo aver inutilmente chiesto informazione e partecipazione a un minimo di eventi. Insomma Luglio è trascorso nel “vuoto metafisico” della città non quello ahinoi evocato da artisti e poeti ma solo la logica conseguenza del vuoto della programmazione e dei contenuti: certo, non si possono pretendere folle oceaniche in coda per le incisioni di Pelagio Pelagi, ma quella mostra era sconosciuta fino al giorno dell’inaugurazione! Gli stendardi promozionali sono stati collocati una settimana dopo l’apertura, proprio sopra quello di un convegno dell’ateneo, guarda caso, che si aprirà il 20 ottobre 2018. Il sito web della mostra è introvabile da Google ancora un mese dopo l’apertura. Esiste una pagina face book della mostra, ma una nostra richiesta di informazioni del sabato stesso, come avrebbe fatto un turista presente a Urbino, ha avuto risposta la domenica sera!

“Ecco perché forse per la prima volta dopo decenni a Urbino ci sono diversi  alberghi chiusi a luglio: perché soltanto il Palazzo Ducale attrae i tradizionali escursionisti che salgono dalla costa per poi rientrare in albergo.  La scelta di Gambini di affidarsi a Cioppi per puntare sul turismo, che a suo dire avrebbe dovuto essere il vero obiettivo, ha soltanto spostato il problema da un’incompetente all’altro e i risultati, chiamiamoli così, alla fine son questi. E ne fanno le spese i cittadini, i commercianti – conclude la nota -, tutti coloro che amano questa città ingiustamente mortificata”.

 

Ag – RIPRODUZIONE RISERVATA - www.laltrogiornale.it