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“Un’idea nuova di città che sappia ridare a Urbino la dignità e la forza per rivendicare il suo ruolo in Regione e nel mondo”

“Un’idea nuova di città che sappia ridare a Urbino la dignità e la forza per rivendicare il suo ruolo in Regione e nel mondo”

Entusiasmo per le proposte della coalizione che propone Giorgio Londei sindaco della città

URBINO – Idee finalmente nuove e trascinanti, nel nome di Giorgio Londei ieri sera all’Agriturismo Ca’ Mignone sulle Cesane di Urbino. Di fronte a un’entusiasta platea di circa 150 persone,  i movimenti Prospettiva Urbino e Nel Bene Comune, assieme agli alleati dei Socialisti e dei Verdi, hanno prospettato un’idea nuova di città, che sappia finalmente ridare a Urbino la dignità e la forza per rivendicare il suo ruolo in Regione e nel mondo.

“Urbino ha bisogno di tornare a respirare cultura e autorevolezza” ha esordito l’architetto Sergio Feligiotti per i Socialisti “e soltanto Giorgio Londei può farlo, per esperienza, carattere e capacità di ascolto delle istanze innovatrici”. Il candidato di Prospettiva Urbino, il manager Leonardo Pasquini, ha sottolineato “il ruolo decisivo per la rinascita della città svolta da un’innovativa promozione del paesaggio e del territorio attraverso la promozione e la condivisione via web dell’albergo diffuso, una sfida che oggigiorno un simile splendido contesto non può non offrire”. Una sfida raccolta da Katiuscia Bastianelli di Bene Comune per la quale “condividere e promuovere le tante attività del territorio significa dare grande impulso e promozione a chi ci vive e lavora, dagli agriturismi ai B&B alle attività sportive, che attualmente sono emarginate o devono promuoversi contando esclusivamente su se stesse. Abbiamo bisogno di un Comune che ci sappia valorizzare e far conoscere, perché in tanti chiedono di poter godere di questo paesaggio con attività sportive o enogastronomiche”.

Per Gianluca Carrabs dei Verdi “è venuto il momento di riconoscere in Giorgio Londei l’unico che possa far uscire la città di Urbino dal declino, riportando il commercio e gli abitanti in un centro storico che sta morendo, coinvolgendo le frazioni in un grande progetto di rilancio del’intero territorio comunale”. Temi che Ferruccio Giovanetti di “Prospettiva Urbino” ha preso al balzo per ricordare che “l’entroterra di tutta la provincia di Pesaro e Urbino deve individuare nella città ducale il ruolo di città leader, che finalmente inverta la rotta di un territorio dimenticato nelle infrastrutture, nella sanità, nei flussi turistici, del quale ci si ricorda solo al momento della captazione delle risorse naturali come l’acqua. Un abbandono programmato, scientifico, che non può essere più tollerato. E solo Giorgio Londei ha l’esperienza, il carattere,la forza e l’esperienza per farlo valere “.

Giorgio Londei ha poi tirato le fila dei discorsi, ricordando che “se la città di Urbino vuole riproporsi all’attenzione del mondo deve farcela da sola e prima di tutto esserne degna, rifacendo l’arredo urbano, a cominciare dalle vie deserte che dovranno tornare a vivere, dagli abitanti alla segnaletica fino alle panchine e alle fioriere, senza trascurare alcun dettaglio. Solo così raggiungeremo il nostro obiettivo. <Un milione di presenze l’anno, raggiunte attraverso la creazione di un brand della città e a una comunicazione che finalmente le promuova al di là delle mura, a cominciare dalle mostre che devono essere comunicate mesi prima dell’apertura e non il giorno stesso, con il risultato che poi queste mostre restano desolatamente vuote.

Ma la città si comunica prima di tutto con i contenuti di qualità e allora non è concepibile che il comune tartassi e penalizzi i commercianti solo perché vogliono esporre sulla via i loro prodotti. E non è affatto vero che lo prevede l’Unesco, tant’è che tutte le città Unesco hanno in piazza gazebo, merchandising e ristoranti. Questo per un motivo semplice: sono i turisti che lo chiedono, di poter godere della bellezza della città assieme ai sapori e al relax di un meraviglioso centro storico che solo Urbino può offrire. Deludere il turista è una tragedia, specie oggigiorno che i social network hanno moltiplicato l’effetto positivo o negativo del passaparola.

Perciò è urgente: non è possibile che le celebrazioni di Raffaello del 2020 possano esser gestite da questa amministrazione che ha dimostrato di non avere la minima idea creativa e innovativa, visto che le città Unesco scoppiano di turisti e Urbino ha gli stessi miseri, imbarazzanti numeri di 20 anni fa, mentre l’Italia ha raddoppiato le presenze. Con noi, e con la collaborazione della Galleria Nazionale e dell’Accademia Raffaello raggiungeremo UN MILIONE di turisti l’anno. Ma si dovrà fare UN PATTO PER URBINO, a cominciare dall’aprire musei, Casa di Raffaello e Oratori la domenica, giorno nel quale i turisti visitano le città d’arte, assieme a negozi, bar e ristoranti, creando eventi capaci di sbalordire e attrarre i turisti della costa con spettacoli a basso costo ma di grande impatto, a partire> ha concluso Londei con trasporto < da una illuminazione a sorpresa capace di ridare a Urbino al dimensione da favola che si merita. Perché UN’ALTRA URBINO E’ POSSIBILE”  ha concluso Londei tra gli applausi, per invitare poi tutti a mettere “mi piace” sulla pagina facebook di Prospettiva Urbino e Nel Bene Comune.

 

 

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