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Senigallia, Riccardo Mandolini ha lasciato il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle

Senigallia, Riccardo Mandolini ha lasciato il gruppo consiliare del MoVimento 5 Stelle

di RICCARDO MANDOLINI*

SENIGALLIA – In data 09/07/2018, come previsto dal Regolamento, ho provveduto a comunicare al Presidente del Consiglio Comunale ed al Segretario Generale, la mia uscita dal Gruppo Consiliare del Movimento 5 Stelle senza aderire a nessun altro gruppo presente in Consiglio andando così a formare il Gruppo misto. E’ stata una decisione molto sofferta visto che ho contribuito in prima persona alla nascita del Gruppo del M5S a Senigallia, quando alle prime riunioni al Centro Sociale delle Saline eravamo in pochissimi. Una decisone questa, frutto di una riflessione durata mesi.
Con questo comunicato voglio evidenziare i motivi di questa mia scelta che si struttura sia su vicende nazionali che locali, per non lasciare alcuno spazio a strumentalizzazioni di qualsiasi natura.
A livello nazionale alcuni atteggiamenti recenti del MoVimento mi hanno messo in crisi; in particolare  mi riferisco a provvedimenti diversi presi per medesime situazioni. Quanto accaduto a Parma o il “caso” delle votazioni di Genova sono un emblematico esempio. La stessa elezione del Capo politico, mi è parsa ambigua: c’è stato un passo indietro di tutti i possibili candidati (Di Battista, Fico, Lombardi..) così da far rimanere solo Di Maio con altri 4 sconosciuti. Chi non avrebbe votato Di Maio piuttosto che un mister X qualsiasi? E questo modo di fare, mi sembra tutto tranne che la possibilità di decidere dal basso. Stessa cosa è avvenuta con le votazioni on-line del programma. Le votazioni dei vari punti si effettuavano in un solo giorno, in un orario compreso fra le ore 9.00 e le 18.00 circa, ora più ora meno. Tra l’altro la mail che comunicava la votazione, arrivava all’incirca all’ora di pranzo in netto ritardo con l’apertura della votazione stessa. E’ ovvio quindi, che essere completamente informati sugli argomenti proposti con così poco tempo è praticamente impossibile, figuriamoci quindi se il voto è stato un voto consapevole. 

Ciliegina sulla torta, le modifiche interne all’assetto del M5S ( statuto, codice etico, associazione etc..).
Invece di modificare lo statuto esistente secondo le regole che c’erano, nei giorni prossimi al Capodanno 2018 è stata aperta una nuova associazione con un nuovo simbolo, un nuovo statuto ed un nuovo codice di comportamento. Per gli iscritti nessuna anticipazione o discussione sugli articoli o norme di comportamento, si doveva accettare in toto e iscriversi, oppure si era fuori. Io sono rimasto volontariamente fuori. Non mi sono mai iscritto alla nuova associazione, ma non solo per i modi e tempi con i quali il tutto veniva confezionato (praticamente sotto le festività…. e mi ricordo quando ci dicevano di stare attenti che sotto le feste gli “altri” facevano passare le porcate!), ma anche nel merito.
In questa nuova carta calata dall’alto, la figura dominante è il Garante e non la base! E’ sempre lo stesso Garante che nomina la maggior parte dei componenti degli organi del M5S…o meglio, sceglie la rosa dei componenti che poi la base elegge on-line… Un piccolo trucchetto per far apparire le cose più democratiche.
Inoltre il Garante ha potere di interpretazione autentica, non sindacabile delle norme dello statuto, in sostanza può interpretarle a suo piacimento. Per non parlare poi di norme (a detta di alcuni esperti) incostituzionali come le sanzioni per chi decide di uscire dal gruppo e l’obbligo a votare tutte le fiducie.
Infine, siccome, non c’è limite al peggio, a tutto questo si è aggiunto il contratto di governo con la Lega.
Ho cercato di aspettare e vedere come andasse, ma non ce la faccio a condividere un’alleanza con una forza politica, che è sempre stata alleata/stampella di Berlusconi, e che il M5S ha sempre criticato e condannato per le politiche intraprese nelle precedenti legislature. Una forza politica che prima gridava “Roma ladrona” e che poi, dalle cronache recenti, sembrerebbe essersi appropriata indebitamente di milioni di euro di soldi pubblici. I leghisti (ex lega NORD) hanno prima seminato odio fra italiani farcendo  il tutto con assurde idee di secessione tra nord e sud, ed ora ripetono la stessa cosa sostituendo i protagonisti. Non ci sono più “padani” e “terroni”, ma italiani e stranieri. E la tensione sale, proprio come il loro consenso politico. Una forza politica che alza la voce con 600 persone lasciate in mare e il M5S cosa fa? Nulla. Silenzio totale. Vergognoso. Una forza politica che propone censimenti su base etnica, ben sapendo che non si possono fare, ma consapevoli che è quello che la gente esasperata vuol sentire. Propone di armare cittadini invece di lavorare sulla certezza della pena per chi delinque. Il M5S pur di raggiungere il governo e quel ruolo ha firmato un patto con la Lega che li distruggerà, non appena Berlusconi lo vorrà.

Esco, quindi, da un MoVimento 5 Stelle che per me è solo lo spettro di quello in cui ho creduto e con cui mi sono candidato. Dove sono finiti i principi sani con i quali si doveva cambiare l’Italia?
Dove sta la trasparenza, quando modifichi l’assetto principale del MoVimento in pochi giorni, sotto le feste, e costringi di fatto tutti ad accettarlo? Dove sta la Meritocrazia, quando i candidati al Parlamento, di fatto, li selezionano i vertici, fregandosene dell’attivismo dei cittadini che lottano ogni giorno nei territori?
Dov’è finita l’informazione e la consapevolezza nel prendere le decisioni se poi si pensa solo a raccogliere consensi?
Che fine ha fatto la lotta per salvare la Costituzione se nei regolamenti inserisci il vincolo di mandato  e costringi a votare tutte le fiducie di qualsiasi Governo 5 stelle?

Ora a tutto questo bel mix di ingredienti aggiungiamo la situazione locale, che sicuramente non è servita a calmierare il mio animo:

la storia del MoVimento 5 Stelle di Senigallia, seppur recente, è stata tormentata fin dalla nascita. Inizialmente c’era un solo meetup, poi da uno divennero due, poi nacque il terzo da una costola del primo, poi in due si allearono e fecero una lista comune per contrastare il terzo che però venne certificato. Nel frattempo i due meetup scomparvero, o meglio, uno divenne il meetup di Obiettivo in Comune (la lista dell’Assessore Monachesi) e tra l’altro alcuni di questi che sostenevano l’Assessore sono diventati, oggi, componenti del comitato per l’Ospedale che critica la stessa Giunta e l’altro rimase parcheggiato.
Quando la lista del mio meetup fu certificata, con la scomparsa degli altri gruppi e delle persone che avevano tenuto un comportamento dannoso per il Movimento, mi ero illuso che le scorrettezze, i dissidi, le gelosie e le liti interne, fossero tutti finiti. Mi sbagliavo di grosso.
La situazione, inizialmente “digeribile”, con l’ingresso nel Gruppo Consiliare del Consigliere Palma (a seguito delle dimissioni di Bozzi) è diventata insostenibile.
Non solo internamente, in quanto la nuova maggioranza del Gruppo consiliare (Palma e Martinangeli) ha fatto rientrare dalla finestra tutte quelle persone dei vecchi meetup che non erano stati certificati (e con le quali fino a poco tempo prima tutte e due si scannavano, ma si sa che un nemico comune rende due nemici alleati), causando, l’allontanamento di chi, invece, dava sostanza vera all’operato del gruppo; ma si sono rese responsabili della perdita di credibilità dell’intero MoVimento anche a livello politico all’interno del Consiglio Comunale. Sono cosi iniziate una serie di prese di posizioni illogiche e non condivisibili, se non addirittura imbarazzanti, che mi hanno fatto vergognare di appartenere allo stesso Gruppo.
Brandiscono i soliti principi di trasparenza e partecipazione della base, poi di fatto fanno solo quello che a seconda dell’occasione rimane più comodo a loro stesse.
Pur di racimolare consensi, non si interessano di informarsi e di informare bene  i cittadini sulle varie questioni della città (alla faccia dell’informazione che era uno dei cardini del Movimento).
Sono talmente prese da se stesse che prima in aula dichiarano una cosa, poi ne votano un’altra, poi dicono che non hanno capito che cosa votavano e la volta dopo ripropongono  la stessa cosa dell’inizio auto-emendandosela da sole.
Sono persone che hanno abbracciato un tipo di politica che è volta solo ad avere una vetrina e a piantare la propria bandierina su ogni cosa, dai contenuti sterili e senza sostanza , un tipo di politica che è ben lontana da come la intendo io. Infatti mentre il sottoscritto denunciava quello che stava facendo l’Amministrazione in ambito di PRG, o nel piano dell’Arenile, o nel piano del Centro Storico o nei regolamenti interni all’Ente, sempre da solo ovviamente, le due erano impegnate a fare mozioni come quella per far scrivere “consigliera” invece di “consigliere” negli atti e negli avvisi dell’Ente.

Devo dire però che ci sta che nel Movimento confluiscano persone come loro, penso capiti ovunque, ci sta un po’ meno, invece, che il Collegio dei Probiviri del Movimento 5 Stelle, i Consiglieri Regionali, i Parlamentari (della scorsa legislatura), benché messi opportunatamente al corrente (alcuni addirittura anche testimoni oculari di tali comportamenti) non abbiano mai preso una posizione chiara facendosi carico di un problema che non è solo relativo alla nostra città, ma che esiste in molte altre realtà in cui il M5S è presente. Chi avrebbe dovuto garantire ad un portavoce eletto la possibilità di esercitare il proprio mandato legittimamente, non ha fatto nulla nemmeno quando le due signore hanno chiesto alla Presidenza del Consiglio di cacciarmi da gruppo consiliare, ma nonostante non lo potessero fare di fatto mi hanno isolato e tenuto allo oscuro di comunicazioni, resoconti delle riunioni ecc (nonostante le chiedessi) escludendomi e non permettendomi di svolgere a pieno il mio ruolo di consigliere.
Siamo all’abbandono totale dei gruppi nei vari territori.

Tutto questo messo insieme non mi permette più di condividere idee e battaglie sotto quel simbolo e in particolar modo con queste persone, è troppo.

Tuttavia non mi dimetterò, perché non rispondo al “partito M5S”, ma ai cittadini di Senigallia che mi hanno eletto, per cui continuerò la mia attività consiliare come ho sempre fatto fino ad oggi senza passi indietro e con gli stessi principi che mi hanno sempre contraddistinto. So che tale scelta darà spazio alle aggressioni di certi sciacalli che già da tempo mi accusavano di “essere con il PD” oppure di “andare fra le braccia del Sindaco Mangialardi” o  cose più pesanti che non scriverò. Io continuerò la mia attività consiliare, dal momento che molti sono i lavori che sto seguendo e l’impegno morale che mi sono assunto mi impedisce di abbandonarli.

*Consigliere comunale – Senigallia

 

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