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Il sindaco e la maggioranza di Ostra Vetere: “Nessun insulto né provocazioni agli sconfitti”

Il sindaco e la maggioranza di Ostra Vetere: “Nessun insulto né provocazioni agli sconfitti”

I rappresentanti della minoranza consiliare invitati al rispetto delle figure istituzionali

OSTRA VETERE – Dal sindaco e dalla maggioranza consiliare di Ostra Vetere riceviamo: “Premesso che non ci dilungheremo in commenti personali con profusione di epiteti come è solito fare chi continua a sottoporre ad una vera e propria persecuzione mediatica il sindaco, alcuni consiglieri di maggioranza e i loro sostenitori, accusandoli addirittura di essersi spesi in atti di vandalismo nei confronti di un consigliere appena eletto come rappresentante di minoranza, nella notte tra il 10 e l’11 giugno scorso, vogliamo precisare quanto segue.
“I fatti sono stati esposti con dissertazioni debordanti nella diffamazione poiché sostenute esclusivamente da illazioni non rispondenti al vero.
“Il “corteo della vittoria” citato dal consigliere di minoranza, di cui facevano parte tra l’altro sia il sindaco uscente Memè sia quello appena eletto Pancotti, ha percorso il tragitto che dalla scuola primaria “Api”, sede dei seggi elettorali, porta a Piazza Don Minzoni, sede del Comune,  in assoluta calma e pacatezza, vista anche l’ora molto tarda e che si era in pieno centro storico.
Durante il percorso, prima di arrivare in Piazza della Libertà, i membri del corteo hanno incontrato una candidata consigliera con una sostenitrice della lista “Autonomia”, con cui si sono scambiati cordiali saluti.
“Nessuno dei presenti si è fermato sotto l’ufficio del consigliere di minoranza né tantomeno ha agito irresponsabilmente o lanciato provocazioni di alcun tipo. Non c’è stata nessuna condotta esagitata né episodi di fanatismo o canti e urla da stadio.
“Concludiamo richiamando la minoranza coinvolta al rispetto delle figure istituzionali, al principio di realtà, auspicando quell’acquisizione della piena consapevolezza data dal proprio ruolo affinché future discussioni non debbano essere forgiate fuori dai contesti che sono loro propri”.

 

 

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