AREA ESINOPOLITICA

Dopo la cocente sconfitta non si placano le polemiche nel Pd di Chiaravalle: la segreteria lancia accuse al gruppo dei Democratici Riformisti

Dopo la cocente sconfitta non si placano le polemiche nel Pd di Chiaravalle: la segreteria lancia accuse al gruppo dei Democratici Riformisti

di FABRIZIO ILACQUA

CHIARAVALLE – Non si placano le polemiche in casa Pd dopo la cocente sconfitta elettorale dello scorso 10 giugno. “Prendiamo atto del risultato elettorale e rispettiamo, – si legge in una nota della segreteria – come sempre, la volontà espressa dai cittadini in libere elezioni.

“Abbiamo caratterizzato la campagna elettorale, condivisa con altre storiche componenti politiche di questa città come il Partito Socialista Italiano ed il Partito Repubblicano Italiano con la formazione della lista Per La Città-Sindaco Bianchini, con proposte innovative capaci di riannodare una concreta sinergia con le altre realtà comunali della bassa valle esina affinché Chiaravalle potesse di nuovo connotarsi centro propulsivo ed aggregante di questa area vasta garantendo comunque ai propri cittadini, come sempre dimostrato, servizi di eccellenza alla persona, benessere diffuso sia in termini economici che socio-culturali senza mai dimenticare risposte di valore alle nuove povertà emergenti. Crediamo che c’è bisogno di umiltà e serietà sia tra i vincitori della competizione elettorale sia tra coloro che  non sono riusciti ad intercettare il sostegno elettorale auspicato.

“La nostra idea di città non ha trovato il necessario consenso e ci è affidato un ruolo di opposizione che sarà comunque rigorosa, puntuale e incalzante nell’interesse di questa comunità. Una politica alta, che faccia ritrovare ai cittadini il gusto della partecipazione democratica, fatta di dialogo, proposta ed anche di contrapposizione costruttiva sui contenuti e non sulla viltà della denigrazione e della maldicenza”.

Fin qui le considerazioni generali post voto. Poi la segreteria del Pd rivolge tutta la propria disapprovazione per l’operato del gruppo dei Democratici e Riformisti. “Abbiamo assistito attoniti sia prima che poi nello svolgimento della campagna elettorale a metodi di bieco linciaggio contro di noi da parte di Democratici e Riformisti per Chiaravalle attraverso la distribuzione di  volantini riportanti gravi ed offensive diffamazioni, prive di ogni fondamento, nei confronti di tanti esponenti  del nostro Partito e dei candidati della lista Per la Città. Ribadiamo ancora una volta che sia i firmatari dei deliranti e sprezzanti comunicati sia  quanti non si sono voluti palesare pur essendone gli occulti ispiratori non fanno più parte da mesi del Partito democratico essendosene di fatto autoesclusi.

“Ricordiamo che comunque si erano già allontanati dal Pd non dando nessun contributo alla campagna elettorale delle politiche del 4 marzo. Si sono dimenticati, come poveri smemorati, di aver partecipato sia ai gruppi di lavoro per la stesura del programma elettorale della nostra lista sia alle scelte circa la collocazione del Pd in vista delle  elezioni amministrative locali alimentando poi in seguito  un’azione di contrasto alla segreteria da una posizione di sparuta minoranza. Non essendo riusciti nel loro intento si sono dimessi dagli incarichi interni senza più partecipare  alla vita interna del Pd offrendo il loro sostegno alla lista Chiaravalle Domani”.

Qui la reprimenda dei vertici del Pd si fa durissima. “In spregio al rispetto di regole  statutarie  che regolano la vita interna  di ogni formazione politica, alle norme del Codice Etico ed a quanto sancito dallo Statuto del Pd hanno deliberatamente ignorato quanto democraticamente espresso  da ben due assemblee degli iscritti a cui avevano comunque partecipato dove si era  votato contro ogni possibile sostegno alla ricandidatura del sindaco uscente,  decisione peraltro condivisa sia dai parlamentari allora in carica che dai vertici politici provinciali e regionali del nostro Partito.

“Chi ha utilizzato strumentalmente ed amplificato con dichiarazioni prive di fondamento la diaspora del Pd faccia un esame di coscienza sulla trasparenza del proprio comportamento.

“Noi sapremo riscattare il valore storico e democratico di questa città che vedrà per la prima volta la presenza in Giunta di una destra identitaria, populista e sovranista in passato sempre sonoramente battuta e relegata a ruoli insignificanti ma che in questa occasione, grazie alla scelta imposta dal macchinista di turno, si maschera dietro un civismo privo di connotazione politica”.

 

 

 

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