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A Urbino riportata alla luce e valorizzata una vecchia miniera di zolfo

A Urbino riportata alla luce e valorizzata una vecchia miniera di zolfo

Grazie all’appassionato lavoro di un gruppo di speleologi. E’ stata attiva per un secolo e fonte di lavoro per oltre cinquecento operai. Oggi è immersa in un centro con agriturismo, ristorante, laboratori per bambini e museo

A Urbino riportata alla luce e valorizzata una vecchia miniera di zolfodi MARTA FOSSA

URBINO – Le Marche vengono sempre menzionate per la musica di Rossini, le spiagge del Conero, per le grotte di Frasassi e la Santa Casa di Loreto. Eppure negli ultimi anni stanno prendendo piede nuove realtà legate alle civiltà del passato: in particolare la MINIERA.

Grazie all’appassionato lavoro di un gruppo di speleologi, è stata riportata alla luce (si fa per dire!!) una Miniera nei pressi di Urbino, località Corte. Oggi è inserita in un  accogliente agriturismo nato dalla riconversione dell’antica miniera di zolfo nel cuore della campagna marchigiana, attiva per un secolo e fonte di lavoro per oltre cinquecento operai.

Inoltre la passione ha spinto il prof. Egiziano Piersantini ed il figlio Michele ad allestire un ricco museo, visitabile dalle scuole con percorsi attivi, che coniugano mirabilmente arte e natura. I forni di fusione seminterrati sono diventati laboratori d’arte, sala di proiezione, biblioteca; le strutture esterne, edifici e campi lavoro, sono oggi centri di accoglienza, di ristorazione, di pratica sportiva. Tutti i valori del luogo sono stati esaltati da un lavoro di ristrutturazione eccezionale e dal successivo insediamento di un Centro Artistico unico nella sua formula: nasce così La Corte della Miniera.

La direttrice Claudia Baratti e Michele Piersantini stanno creando delle interessanti serate in miniera, a contatto con la storia e la tradizione attraverso cene in miniera, coadiuvate dalla presenza dell’attore Claudio Tombini che interpreta magistralmente la storia dei minatori immergendo gli ospiti nel clima tipico dell’epoca.

 

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